Aperta la stagione venatoria: sono duemila i cacciatori lecchesi

E' cominciata domenica 15 settembre la stagione di caccia: in provincia di Lecco le doppiette sono 2.102

Battuta di caccia (Foto di repertorio StudioSally)

Battuta di caccia (Foto di repertorio StudioSally)

Lecco, 14 aprile 2019 – I cacciatori possono tornare a premete il grilletto. Si è aperta quest'oggi, domenica, in provincia di Lecco come in tutta la Lombardia e in tutta Italia, la nuova stagione venatoria. Sono più di 2mila le doppiette lecchesi abilitati in possesso di regolare licenza e tesserino, 2.102 per la precisione. Rappresentano lo 0,65% di tutti i residenti e circa il 4% degli oltre 53.500 cacciatori in regione, che sono 9.068 in provincia di Bergamo, 19.400 a Brescia, 2.663 a Como, 2.935 a Cremona, 1.239 a Lodi, 3.315 a Mantova, 4.957 a Milano, 1.555 a Monza, 3.809 a Pavia, 2.461 a Varese. In provincia di Lecco la caccia è un'attività molto praticata. Non a casso il primo europarlamentare lecchese nella sua campagna elettorale ha puntato molto sulla difesa dei cacciatori e dell'attività venatoria. Si tratta del 55enne Pietro Fiocchi, eletto tra le fila di Fratelli d'Italia, che dal 1998 è presidente e membro del CdA di Fiocchi of America, la sede a stelle e strisce della Fiocchi Munizioni Spa, la storica azienda di munizionamento di Belledo. L'ASSESSORE REGIONALE - “L'attivita' venatoria e' fondamentale – afferma l'assessore regionale all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi – per l'equilibrio ambientale, una tradizione millenaria con un enorme indotto occupazionale. La Regione Lombardia sta lavorando per semplificare le norme, consentendo ai cacciatori di esercitare la propria attivita' in sicurezza e con meno burocrazia"."Le principali novità di questi mesi – prosegue l'assessore - riguardano la riapertura dei roccoli e l'invio per posta dei tesserini. Abbiamo abrogato il limite di 55 giornate di caccia e consentito l'allestimento degli appostamenti temporanei anche nella giornata precedente l'esercizio della caccia. Continueremo a lavorare con le associazioni di categoria per semplificare il sistema". GLI AMBIENTALISTI - “Apre in tutta Italia la stagione venatoria; cinque mesi di spari che causeranno milioni di vittime tra le specie selvatiche. Ma la caccia esige un pesante tributo anche in termini di vite umane. - denunciano dall'Enpa -. Soltanto lo scorso anno, gli spari hanno causato ben 80 vittime tra morti e feriti. C’è, poi, la piaga del bracconaggio. Insomma, denuncia Enpa, la vera minaccia alla sicurezza, per le persone come per gli animali, è legata alla presenza di armati nelle nostre campagne e non certo a lupi e di orsi”. E in molti effettivamente si sono già lamentati e hanno denunciato si spari vicino ai centri abitati e a ridosso delle case, specie nella zona della Brianza lecchese