Guerra Ucraina, Kiev recluta le brigate internazionali contro la Russia: chi ha detto sì

Si allargano i ranghi della resistenza ucraina. "In due giorni centomila uomini in più"

Il paragone con la guerra civile spagnola nel 1936 potrebbe essere infausto ed esagerato, ma qualcosa di simile non è escluso che accada anche in Ucraina. Per supportare le forze armate di Kiev contro l'invasione russa, il presidente Volodymyr Zelensky ha lanciato un appello ai cittadini di tutto il mondo, che può ricordare il precedente storico delle brigate internazionali create durante la Guerra civile spagnola, fra le quali militò anche lo scrittore britannico George Orwell. Allora il nemico era il generale Franco (che ne uscì vincitore), adesso è Vladimir Putin che può contare su un esercito ben più munito e preparato e su più numerosi mezzi militari. 

Migration

La legione internazionale

Fatto sta la resistenza di Kiev sta mettendo in difficoltà l'avanzata russa e che per sostenerla sono già stati organizzati punti di reclutamento presso le ambasciate ucraine e fra le prime ad attivarsi c'è stata quella in Israele. Lo stato ebraico, dove vivono molti cittadini originari dell'Ucraina come del resto della Russia, si è anche offerto di fare da mediatore per arrivare a una tregua fra le due parti in guerra che domani si incontreranno in Bielorussia per un primo e delicatissimo tentativo di mediazione.  Fra i volontari più richiesti per la legione internazionale ci sono ovviamente quelli con una precedente esperienza militare. Il regolamento delle forze armate ucraine introdotto nel 2016 già prevede la possibilità di un arruolamento di personale straniero "secondo un contratto su base volontaria".

Inghilterra

Una prima risposta 'ufficialè in merito è arrivata dalla Gran Bretagna, fra i Paesi occidentali più vicini a Kiev in termini di sostegno e appoggio in questo momento di estrema difficoltà. È stata la ministra degli Esteri, Liz Truss, a dare il suo via libera ai «volontari britannici» che vogliono combattere a fianco degli ucraini contro le truppe russe. «Questo è qualcosa su cui le persone possono prendere le proprie decisioni - ha detto Truss - il popolo ucraino sta lottando per la libertà e la democrazia, non solo per l'Ucraina ma per l'intera Europa». Per sottolineare poi che «se le persone vogliono intraprendere quella lotta, le sosterrei nel farlo». In questo ambito nel Regno Unito (come in altri Paesi europei) c'è più di un precedente e molto più vicino ai nostri tempi rispetto all'impegno in Spagna di Orwell nei lontani anni Trenta. Sono stati numerosi i volontari britannici che si erano uniti ai guerriglieri curdi che contrastavano l'Isis in Siria.

Danimarca

Anche la Danimarca consentira' ai suoi cittadini di unirsi come volontari alle brigate internazionali che l'Ucraina intende formare per combattere l'invasione russa. Lo ha affermato il primo ministro, Mette Frederiksen, sostenendo di non vedere alcun "ostacolo legale" . "E' una scelta che chiunque puo' fare. Questo vale per tutti gli ucraini che vivono qui, ovviamente, ma anche per altri che pensano di poter contribuire direttamente al conflitto", ha detto il premier danese durante una conferenza stampa.

Israele

Tornando a Israele, il reclutamento sembra già avanzare a marcia spedita. In un post su Facebook - poi rimosso - la ambasciata ucraina ha sostenuto di aver iniziato a compilare elenchi di persone «che desiderano partecipare ad azioni di combattimento contro l'aggressore russo». Rivolgendosi alla persone che «vogliono partecipare alla protezione dell'Ucraina dall'aggressione militare russa», l'ambasciata ha fatto appello a chi «è pronto a difendere la sovranità dell'Ucraina» chiedendo di fornire i dettagli personali e la descrizione della propria competenza militare. L'ambasciatore Yevgen Korniychuk ha confermato l'iniziativa con Haaretz spiegando che lo staff della missione ha «già cominciato a raccogliere volontari» e che l'interesse principale è per medici combattenti. In Israele vive una folta comunità di origine ucraina, composta in larga parte di ebrei che hanno preso la cittadinanza israeliana. 

Rinforzi in patria

Intanto, in due giorni, quasi 100mila ucraini, la metà dei quali riservisti, si sono unità alle forze armate. Lo ha affermato il capo di Stato maggiore dell'esercito di Kiev, Valery Zaluzhny, citato da media locali. «Siamo osteggiati da uno dei più grandi eserciti del mondo. Ma siamo più forti! E i nostri ranghi si rafforzano ogni giorno»