Guerra in Medio Oriente, Israele prepara l'offensiva di terra

Intanto continua la pioggia di razzi lanciati da Gaza. Scontri a Bat Yam dove un autista arabo ha rischiato il linciaggio

Colonne di fumo a Gaza

Colonne di fumo a Gaza

La guerra in Medio Oriente non si ferma. Anzi, il ministero della Difesa israeliano ha richiamato 7mila riservisti, per la maggior parte medici e legati al sistema anti-missilistico Iron Dome, e ha cancellato le licenze per tutte le unità combattenti. Intanto l'esercito israeliano pensa di intensificare il suo attacco su Hamas. I piani per una possibile invasione terrestre della Striscia di Gaza saranno presentati al capo di stato maggiore dell'IDF tenente generale. Aviv Kohavi per l'approvazione nel corso della giornata. Intanto l'esercito israeliano ha reso noto di aver neutralizzato un secondo drone esplosivo giunto da Gaza. Anche in questo attacco non ci sono state vittime. Continuano però i lanci di razzi da Gaza. Le autorità israeliane hanno rifiutato una nuova proposta di  tregua a breve termine proposta dai negoziatori egiziani, giunti oggi a Tel Aviv per mediare un cessate il fuoco con Hamas. Lo riporta l'emittente al-Arabiya citando proprie fonti, secondo le quali Israele avrebbe chiesto di liberare la Striscia di Gaza dalle armi come condizione. 

Scontri a Bat Yam

In particolare a Bat Yam, non distante da Tel Aviv, dozzine di attivisti ebrei di destra hanno marciato gridando slogan razzisti nel centro della città e attaccando negozi di proprietà araba. In un video trasmesso in diretta dalla tv Kan si vede il tentato  linciaggio di un autista arabo trascinato fuori dall'auto e più volte percosso brutalmente anche quando si trova oramai a terra inerte. La polizia ha inoltre detto di aver disperso una marcia illegale di persone decise a recarsi a Giaffa per scontrarsi con i residenti arabi. Il sindaco di Bat Yam Tzvika Brot - citato dai media - ha detto che i manifestanti non sono residenti della città e che le azioni sono state organizzate "da provocatori arrivati da fuori e venuti per commettere vandalismo". Bat Yam è una delle tante città dove dove da tempo convivono in pace israeliani di fede ebraica e arabi musulmani. Era dagli anni sessanta che non si verificavano scontri. 

Gli Usa 

Joe Biden
Joe Biden

"Israele ha il diritto di difendersi", ha dichiarato Joe Biden ai giornalisti in una conferenza-stampa. Il presidente Usa ha poi avuto un colloquio con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Secondo fonti interne alla Casa Bianca, ha condannato gli attacchi missilistici di Hamas e di altri gruppi terroristici, anche contro Gerusalemme e Tel Aviv auspicando un percorso verso un nuovo clima di calma nella regione al più presto. Per Biden, Gerusalemme, una città così importante per le persone di fede di tutto il mondo, deve essere un luogo di pace. L'inquilino della Casa Bianca ha aggiornato Netanyahu sull'impegno diplomatico degli Stati Uniti con i paesi della regione, tra cui Egitto, Giordania e Qatar, oltre che con funzionari palestinesi. I due leader hanno concordato di mantenersi in contatto, sia attraverso i membri dell'amministrazione sia personalmente nei giorni a venire. Anche il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov e il suo omologo egiziano, Sameh Shoukry, hanno discusso della situazione a Gerusalemme Est ed hanno invitato le parti coinvole a porre fine alle violenze.