Risultato Lega: in recupero sulle Politiche 2022. Matteo Salvini puntella la leadership

Si pensava che il Carroccio potesse arretrare ulteriormente rispetto a Fratelli d'Italia, invece a livello percentuale ha rosicchiato qualcosa agli ex An

Il partito più vecchio in circolazione tiene il colpo. Si pensava che la Lega, nella competizione interna al centrodestra, potesse arretrare ulteriormente rispetto a Fratelli d'Italia, sull'onda della "luna di miele" fra il popolo italiano e la premier Giorgia Meloni. E invece il Carroccio, secondo le prime proiezioni ma anche a vedere le prime sezioni scrutinate, non solo regge l'urto degli ex An ma rilancia, "rosicchiando" - almeno in termini percentuali - consensi al partito del premier.

Le proiezioni

Le proiezioni sui risultati dei singoli partiti in Lombardia resi noti da La7 collocano la Lega al 16,3%, distante poco più di 7 punti percentuali da FdI, per cui si stima un 23,4% delle preferenze. Alle elezioni politiche del 2022, quattro mesi e mezzo fa, la Lega di Salvini aveva ottenuto il 13,3% alla Camera e il 13,9% al Senato (FdI aveva preso il 28,5% alla Camera e il 27,6% al Senato). Il divario, dunque, era ben maggiore. Certo, sul risultato e sui consensi ricevuti dai singoli partiti pesa sicuramente l'astensione ed è possibile che il Carroccio abbia potuto contare su un effetto traino garantito dall'aver espresso il candidato governatore della coalizione, ma è innegabile che chi pensava a una Lega in crisi deve fare una marcia indietro rispetto alle sue previsioni.

Il ruolo di Salvini

Il primo a essere soddisfatto del risultato leghista è sicuramente il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini che - a vittoria già certa - ci ha "messo la faccia", comparendo al fianco di Attilio Fontana in un video girato nella sede di via Bellerio per ringraziare gli elettori. Possibile che anche la clip sia una mossa strategica, per intestare al Carroccio una fetta importante di un successo che va attribuito, comunque, all'intera coalizione (oltre che alla spaccatura nel fronte dei contendenti).

E' però vero che una Lega oltre il 15% permette a Salvini di puntellare la sua leadership, che si pensava potesse essere messa in dubbio in caso di un ulteriore scivolone alle urne. Detto in altri termini, gli "avversari interni" del Capitano, il governatore del Veneto Luca Zaia e il gruppo che si riconosce nel silenzioso ministro allo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti (il quale, per altro, nega recisamente una qualsiasi contrapposizione rispetto a Salvini), dovranno ancora rimanere fermi un turno.