MICHELE MEZZANZANICA
Editoriale e Commento
Editoriale

Infanzia negata e infanzia finanziata

“Perché? Perché nessuno pensa ai bambini?”, urla la moglie del reverendo Lovejoy in una celebre scena dei Simpson, consegnata alla storia televisiva e non solo.

Ci pensa eccome, invece, un’anonima signora legnanese che ha donato 100mila euro al Comune da utilizzare per iniziative a favore dell’infanzia. Nessuna richiesta specifica, nessuna indicazione di massima ma un unico vincolo, non negoziabile: i soldi vadano a favore dei bambini, l’amministrazione comunale decida come. 

Una scelta doppiamente lodevole. Innanzitutto perché solitamente donazioni di questo tipo rientrano in lasciti testamentari, dunque dopo essere passati a miglior vita magari senza eredi, mentre l’anomia benefattrice è ancora qui e dunque quei soldi avrebbero potuto tenerseli.

Ma soprattutto, si tratta di un gesto concreto a favore dell’infanzia compiuto in un momento in cui la retorica dei bambini si spreca ad ogni ogni occasione (modello moglie del reverendo Lovejoy, appunto), poi però alla prova della storia se ne possono ammazzare a migliaia senza che il mitico mondo libero si scomponga più di tanto.