La notizia dell’annullamento con rinvio dell’assoluzione di un ex sindacalista accusato di violenza sessuale nei confronti di una hostess è LA notizia del giorno. Perché pure ammettendo che, ovviamente, si è innocenti fino al terzo grado di giudizio, le motivazioni della sua doppia assoluzione avevano lasciato l’amaro in bocca alle donne che nella propria vita sono state vittime di violenza ma, in fondo, a tutte le donne e anche a tutti gli uomini che capiscono la differenza tra un corteggiamento e una molestia.
Riassumendo, nei due precedenti gradi di giudizio l’ex sindacalista è stato assolto perché la condotta del sindacalista (toccamenti e baci) "non ha (senz'altro) vanificato ogni possibile reazione della parte offesa, essendosi protratta per una finestra temporale", "20-30 secondi'' che ''le avrebbe consentito anche di potersi dileguare''. Insomma, la hostess aveva avuto abbastanza tempo per dire no. Su questo, molte tra noi ragazze e donne avremmo qualcosa da ridire, ricordando (scommetto in tante) di quella volta che siamo rimaste paralizzate di fronte a una molestia inaspettata, inopportuna, non voluta. Violenta.
Ora un processo di appello bis cercherà di stabilire se si sia trattato di violenza sessuale o meno. Con la speranza che i tempi di reazione della presunta vittima non siano più cronometrati.