Whirlpool: il 15 ottobre licenziamento collettivo. Il Consorzio non è pronto a subentrare

Fumata nera al Mise. La multinazionale va avanti, ma le aziende interessate a rilevare sito di Napoli e lavoratori hanno "bisogno di più tempo". I ministeri: si usino ammortizzatori

Manifestazione a Roma dei lavoratori Whirlpool di Napoli

Manifestazione a Roma dei lavoratori Whirlpool di Napoli

Roma - Fumata nera al Ministero per lo sviluppo economico: Whirlpool conferma la data del 15 ottobre per la chiusura della procedura di licenziamento collettivo dei lavoratori del sito di via Argine a Napoli. La multinazionale, nel corso di un tavolo con le istituzioni e i sindacati, ha ribadito la volontà di chiudere i licenziamenti anche se il progetto del Consorzio per il rilancio del sito non arriverà per la stessa data. La procedura di licenziamento si sarebbe dovuta chiudere il 29 settembre scorso, poi prorogata in attesa di sviluppi sul fronte industriale.

Il licenziamento collettivo riguarda circa 300 lavoratori del sito di via Argine chiuso definitivamente dalla multinazionale americana del bianco. Al tavolo, assente il viceministro allo Sviluppo, Alessandra Todde, partecipa la segreteria tecnica del dicastero assieme ad Invitalia. Presente il responsabile relazioni industriali Whirlpool, Carmine Candeloro e i segretari nazionalei di Fim Fiom Uilm e Uglm.

Per Whirlpool comunque, come spiegato al tavolo, "la scadenza della procedura non influisce sulla discussione relativa al trasferimento degli asset, che continua ad andare avanti continuamente e su base quotidiana". La 'proroga' della conclusione della procedura di licenziamento collettivo "è stata concordata con i sindacati ed il governo e congiuntamente si è decisa la data del 15 ottobre, che intendiamo rispettare. Le due discussioni, persone ed asset, sono separate".

Il Consorzio di aziende individuato da Invitalia e interessato a rilevare il sito Whirlpool di Napoli prende però tempo: "Nessun accordo potrà essere sottoscritto relativamente alla continuità occupazionale con Whirlpool per il 15 ottobre prossimo". Per Riccardo Monti che guida il pool di società interessate alla cessione "c'è bisogno di più tempo per definire il progetto". Perplessi i sindacati che avevano espressamente chiesto una intesa alla scadenza della procedura di licenziamento collettivo per garantire il passaggio dei lavoratori in continuità.Tempo serirà anche per riassorbire i dipendenti: "Non ci riusciremo prima di 12 mesi dall'entrata nel sito", l'ipotesi del Consorzio.

Il ministero dello Sviluppo economico e il ministero del Lavoro hanno quindi chiesto a Whirlpool e ai sindacati di considerare l'utilizzo degli ammortizzatori sociali dopo il 15 ottobre, per permettere così al consorzio di avere il tempo necessario per la messa a la terra e la riuscita del piano. "Invitalia sta valutando la possibilità di impiego del fondo di salvaguardia qualora si trovi una modalità possibile di utilizzo", ha risposto il Mise alle sollecitazioni dei sindacati sulle garanzie finanziarie e industriali delle società interessate a rilevare il sito. Tra le proposte avanzate al Consorzio quella della produzione di sedili per auto e bus.  Le sigle sindacali Fim, Fiom e Uilm chiedono che "il ministero sciolga la riserva sul coinvolgimento di Invitalia e che eserciti la massima pressione affinché Whirpool utilizzi ammortizzatori sociali senza ricorrere ai licenziamenti. Per questo chiediamo ai ministri Giorgetti e Orlando ed alla vice ministra Todde di imprimere una accelerazione al confronto".