MARCO PRINCIPINI
Economia

Rigenerare i pallet, un business sostenibile

L’attività del Consorzio Rilegno

di Marco Principini

Generare un’economia sostenibile dal riutilizzo degli imballaggi. Obiettivo raggiungibile: ne è esempio la rigenerazione del pallet, che porta benefici economici e occupazionali oltre a un minor consumo di anidride carbonica. Si tratta di una filiera che ha come baricentro il Consorzio Rilegno e in cui sono stati raggiunti risultati rilevanti, come emerge da una ricerca del Politecnico di Milano condotta dal professore Giovanni Azzone. Nel 2019, complessivamente, sono state rigenerate 839mile tonnellate di imballaggi usati, principalmente costituiti da pallet, pari a circa 60 milioni di unità.

L’impatto della filiera della rigenerazione è stato valutato secondo la logica della ‘triple bottom line’, cioè in termini di effetto economico (produzione nazionale in valore attivata dalla filiera), sociale (occupazione generata in termini di full time equivalent o unità di lavoro equivalenti) e ambientale (chilogrammi di anidride carbonica equivalenti risparmiati). Tali effetti sono stati stimati attraverso l’uso di dati relativi alle imprese del sistema Rilegno e di modelli di tipo economico-statistico.

I risultati hanno evidenziato la capacità della filiera di creare sviluppo e occupazione: complessivamente, l’analisi ha stimato un impatto economico sulla produzione nazionale delle attività della filiera di circa 607 milioni di euro. Il contributo maggiore è dato dall’indotto dei salari, come diretta conseguenza della natura labour intensive dell’attività di riparazione. Sono 4.245 i posti di lavoro sostenuti in Italia.

Agli effetti di tipo economico e occupazionale, si aggiunge un impatto ambientale significativo, dal momento che la rigenerazione dei pallet ha consentito un risparmio nel consumo di anidride carbonica pari a 783mila tonnellate, rispetto a uno scenario in cui questo legno venga utilizzato per produrre energia.

"Rilegno – spiega il presidente Nicola Semeraro (nella foto in alto a destra) – è al centro dell’economia circolare del legno con quasi 2 milioni di tonnellate recuperate e riciclate. La ricerca del Politecnico evidenzia, in particolare, l’importanza della prevenzione e del riutilizzo, che sono le fasi che precedono il riciclo. Questi valori testimoniano concretamente il contributo della filiera della rigenerazione allo sviluppo sostenibile del Paese, con importanti ricadute economiche, sociali e ambientali per i territori in cui le imprese operano. Rigeneriamo ogni anno oltre 60 milioni di pallet, vuol dire che ci sono centinaia di imprese e migliaia di addetti che lavorano per portare i pallet a nuova vita. E questo è un tassello importante nell’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità che caratterizza tutto il sistema Rilegno".

Lo studio attuale è complementare a quello del 2019, ‘Il sistema circolare della filiera legno per una nuova economia’, sempre condotto dal Politecnico di Milano, che aveva riguardato la filiera del riciclo. Sommando i risultati delle due analisi (filiera riciclo e filiera rigenerazione) si può stimare che nel suo complesso il sistema Rilegno generi un impatto economico di poco più di 2 miliardi di euro, 10.587 posti di lavoro e un risparmio nel consumo di CO2 pari a quasi 2 milioni di tonnellate. Quello del consorzio che si occupa della raccolta, del recupero e del riciclo degli imballaggi di legno è un contributo determinate all’economia circolare.