Poste Italiane, 15mila dipendenti: "Questa regione è strategica"

Investimenti per 3 miliardi e un indotto in crescita per le ricadute sui territori con 1.800 uffici

Lavorazione dei pacchi di corrispondenza in uno dei centri di smistamento

Lavorazione dei pacchi di corrispondenza in uno dei centri di smistamento

Milano - Un miliardo di prodotto interno lordo, circa 16mila posti di lavoro e mezzo miliardo di euro di stipendi distribuiti ai lavoratori dell’area Nord-Ovest, che comprende Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, prima in Italia per il contributo all’economia locale. Non è una multinazionale del digitale, ma Poste Italiane, che fa i conti sul proprio radicamento territoriale e sugli effetti che portalettere e uffici postali hanno sulla Lombardia e non solo. L’impatto economico generato dai fornitori italiani usati in questi territori dalle Poste Italiane è fra i dati significativi raccolti nella relazione finanziaria del 2021 che stima, tra le altre cose, gli impatti economici complessivamente generati dall’azienda in ogni singolo territorio.

Poste Italiane , primo datore di lavoro del Paese, con 15.000 dipendenti in Lombardia, grazie alla sua leadership nei settori della logistica, finanziario, assicurativo e dei servizi di pagamento crea valore economico a livello locale e nazionale, producendo ricchezza e occupazione in tutta la catena di fornitura locale. In particolare, "l’attività svolta nelle quattro regioni genera ritorni diretti e strettamente legati all’attività economica del gruppo, perché richiede l’acquisto di beni e servizi prodotti da altre imprese e permette alle famiglie del personale impiegato in tutta la catena di fornitura di acquistare a loro volta nuovi beni e servizi", spiega la società che quest’anno celebra i suoi 160 anni di vita, per lungo tempo passati come amministrazione dello Stato. Negli ultimi tre anni gli impatti complessivi sono di oltre 37 miliardi a livello aggregato, pari a circa il 2% annuo, soldi che hanno creato 187mila posti di lavoro. Risultati resi possibili grazie alla solida infrastruttura su cui poggia l’Azienda che, solamente in Lombardia, può contare su più di 1.800 Uffici Postali, 2 Centri di Smistamento (Peschiera Borromeo e Roserio, nel Milanese), 3 Centri di Scambio Internazionale (Malpensa, Lonate Pozzolo, nel Varesotto, e ancora Peschiera), 1 Hub logistico (a Landriano, nel Pavese) e 224 Centri di distribuzione postale.

«Le attività di Poste Italiane, in quanto realtà unica in Italia per dimensioni, capillarità e riconoscibilità – spiega l’azienda nel documento che accompagna il bilancio –, generano impatti significativi anche in ottica di raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dalle Nazioni Unite. Per Poste Italiane essere sostenibili significa definire una chiara strategia sulle tematiche Environmental, Sustainability and Governance (ambientale, sostenibilità e gestione) e integrarle in maniera strutturale negli obiettivi strategici definiti nel piano per il 2024". Fino a quell’anno sono previsti infatti investimenti totali per 3,1 miliardi di euro nelle attività strategiche.