Cirimido (Como) – Come l’araba fenice che risorge dalle sue ceneri è ripartita da Cirimido, in provincia di Como, l’avventura della Planet Farms, azienda di riferimento nel settore del vertical farming che il gennaio scorso dovette rinunciare a causa di un furioso incendio all’impianto realizzato a Cavenago Brianza nel Milanese. Facendo di necessità virtù l’azienda si è messa a correre e a pochi mesi ha realizzato proprio nel Comasco una delle vertical farm più grandi al mondo, una fabbrica del futuro in grado di produrre insalate e pesto che poi finiscono sugli scaffali di oltre 500 supermercati del Nord Italia.
Nell’impianto di Cirimido, che si sviluppa su un’area di 40mila metri quadri e per le sue linee futuristiche sembra un’astronave appena atterrata ai margini dell’A9, l’autostrada dei Laghi che da Milano porta a Como, l’intelligenza artificiale è alleata dell’uomo per garantire una produzione pienamente ecosostenibile e con le massime garanzie per il consumatore di igiene e freschezza. L’IA infatti sovrintende a tutte le operazioni e riduce gli sprechi permettendo ad appena sei tecnici di governare l’impianto dove 11.500 metri quadri sono dedicati allo stabilimento dove il prodotto viene confezionato e preparato alla distribuzione, mentre l’area della produzione vera e propria occupa altri 20mila metri quadri. Grazie all’ottimizzazione il raccolto non richiede di essere lavato prima del consumo e viene confezionato entro 60 secondi dal taglio, preservando le caratteristiche organolettiche e aumentando la vita del prodotto sullo scaffale.
“L’ottimizzazione della gestione logistica e dei flussi di informazione, insieme all’accorciamento della filiera, avranno una ricaduta positiva sulla qualità dei processi e del prodotto finale - sottolinea Daniele Benatoff, co-founder e co-Ceo del Gruppo Planet Farms - non solo insalate e basilico, ma anche altre colture quali caffè e cotone, che hanno tempi di produzione, lavorazione e trasporto molto lunghi e risentono fortemente delle conseguenze dei cambiamenti climatici”. L’impianto ha vinto il bando “Sviluppo logistica per il settore agroalimentare” del Pnrr finanziato dal programma Next Generation EU dell’Unione Europea. A fronte di un investimento complessivo di circa 11 milioni di euro all’azienda è stato riconosciuto un finanziamento a fondo perduto di 6,9 milioni di euro. L’azienda ha sviluppato un sistema di coltivazione verticale che permette di risparmiare il 95% di acqua e il 90% di suolo, in modo indipendente dalle condizioni climatiche. Buona parte dell’energia necessaria è prodotta dal parco fotovoltaico di 8mila metri quadri costruito sul tetto dell’edificio. Tecnologie che hanno consentito a Planet Farms di ottenere la certificazione B Corp, tra le prime aziende di agricoltura verticale al mondo, per l’impegno nel generare un impatto positivo sull’ambiente.