
di Giuliano Molossi
È un modo per incoraggiare la gente a vaccinarsi contro il Covid, a non avere paura di farlo, a restare serena. È la polizza "Vaccino protetto" che la Nobis assicurazioni offre gratuitamente ai propri clienti. Agli scettici, a chi teme effetti collaterali, a chi non è ancora pienamente convinto che il vaccino sia l’unica arma che abbiamo per combattere questo maledetto virus. Il vaccino vi fa paura? Assicuratevi. La polizza di Nobis offre una copertura economica sotto forma di diaria giornaliera in caso di complicazioni o di reazioni avverse che si manifestino entro un mese dalla somministrazione del vaccino. In particolare, se a seguito della vaccinazione insorgessero malesseri tali da compromettere le normali attività, "Vaccino protetto" corrisponderà all’assicurato una diaria di 50 euro per ogni giorno di malattia (a partire dall’ottavo) e di 100 euro per ogni giorno nel caso di ricovero (a partire dal quinto). La polizza viene offerta a tutti i clienti di Nobis Assicurazioni in possesso di una polizza attiva che non abbiano ancora compiuto 70 anni. Presidente e principale azionista di Nobis è Alberto Di Tanno (nella foto tonda a sinistra), 56 anni, torinese, che è anche ceo e presidente di Intergea, fra i leader di mercato nella distribuzione automotive nel Nord Italia. Com’è nata l’iniziativa della polizza anti vaccino?
"È un modo per stimolare la gente a vaccinarsi, comunicare la positività del vaccino. La diamo gratuitamente a tutti i nostri clienti, da quello che ha fatto una polizza turismo per un viaggio e ha speso poche decine di euro fino a chi ha polizze ben più costose. Vogliamo dire loro: vedete, vi diamo la polizza gratuitamente, non lo faremmo se non fossimo sicuri della bontà del vaccino, quindi vaccinatevi pure in tutta tranquillità. È anche un messaggio sociale quello che noi vogliamo trasmettere"
Avete già avuto casi di sinistro? Qualcuno dei vostri assicurati che abbia detto di essersi sentito male dopo il vaccino?
"No, finora nessuno".
È la prima polizza che fate in tema Coronavirus?
"No, l’anno scorso, subito a marzo, nel momento più terribile, abbiamo sviluppato una polizza per tutte le imprese che volevano tutelare la salute dei loro collaboratori garantendo un supporto economico e servizi di assistenza in caso di ricovero. Poi a maggio abbiamo sostenuto il turismo con una polizza, la Filo diretto hotel, pensata per tutelare gli albergatori e i loro clienti da malaugurati imprevisti dovuti al Covid che potevano accadere prima e durante il soggiorno. Inoltre abbiamo regalato a tutti i titolari di agenzie di viaggio una polizza per sostenere un settore pesantemente colpito dalla pandemia".
Nobis assicurazioni, nata nel 2008, vanta uno specifico know how nel settore dell’automotive ed è specializzata in particolare per le polizze fatte nei concessionari. Da alcuni anni ha registrato una forte crescita grazie ad una serie di acquisizioni strategiche che le hanno permesso di migliorare sensibilmente la sua redditività, ampliando notevolmente l’offerta. Nel 2017 si è fusa con Filo Diretto che ha alle spalle una storia trentennale soprattutto nel comparto viaggi e turismo. Nel 2019, con l’acquisizione di Apulia Previdenza, Nobis è entrata nel ramo vita ottenendo fin da subito buoni risultati e crescendo da 15 a 60 milioni anche se si tratta di numeri ancora piccoli rispetto ad altre aree del gruppo.
Infine l’anno scorso ha avviato l’iter per l’acquisizione dell’intero portafoglio assicurativo rami danni di Darag Italia, in attesa del via libera da parte di Ivass, l’istituto di vigilanza delle compagnie di assicurazioni. "Con l’acquisizione di Darag – prosegue Di Tanno – rappresentiamo il ventesimo gruppo assicurativo italiano. Considerando che siamo una start up nata 12 anni fa, è sicuramente un risultato di cui andare orgogliosi".
Il 2020 è stato un anno particolare per ogni genere di attività ma a Nobis assicurazioni ha comunque riservato delle soddisfazioni e il gruppo ha compensato il calo nell’area turismo (a causa del crollo del settore per il Covid) con una sostanziale tenuta nel ramo danni per chiudere con una raccolta premi complessiva di circa 300 milioni di euro.
"L’anno – conclude Di Tanno –, si conclude positivamente, il bilancio sarà migliore del 2019 con due macro fenomeni: il primo è quello relativo alla caduta verticale dei premi del turismo per il fatto che nessuno o quasi è andato in vacanza e l’altro, avendo noi un buon portafoglio auto, è quello della minore sinistrosità perché le macchine hanno circolato molto meno. Questi due effetti, uno negativo e uno positivo, hanno fatto sì che il risultato sia stato sostanzialmente buono".