Giornata mondiale salute e sicurezza sul lavoro oggi: in Italia infortuni raddoppiati

Il confronto sui dati Inail fra 2021 e 2022: incremento del 50,9%. Aumentano le vittime fra le donne

Gli incidenti sul lavoro? Raddoppiati nel giro di un anno. Ad annunciarlo è l'Inail, in occasione della Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro che cade oggi, giovedì 28 aprile. Secondo i dati presentati dall'istituto le denunce di infortuni presentate tra gennaio e marzo sono state 194.106 con un aumento del 50,9% rispetto allo stesso periodo del 2021. Lo rileva l'Inail spiegando che si tratta di dati provvisori e che il confronto richiede "cautele". Soprattutto perché il dato si confronta con un periodo di restrizioni, dovute alla pandemia. Le denunce di incidenti mortali nel primo trimestre sono state 189 (+2,2%). Sono in aumento le patologie di origine professionale con 14.517 denunce (+6,9%).

Le cifre

I dati rilevati al 31 marzo di ciascun anno evidenziano a livello nazionale per il primo trimestre del 2022 un incremento rispetto allo stesso periodo del 2021. Sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati dai 115.286 del 2021 ai 176.545 del 2022 (+53,1%), sia di quelli accaduti nel tragitto di andata e ritorno tra l'abitazione e il posto di lavoro, che hanno fatto registrare un aumento del 31,2%, da 13.385 a 17.561. A marzo 2022 il numero degli infortuni sul lavoro denunciati ha fatto segnare un +46,6% nel comparto Industria e servizi (dai 109.662 casi del 2021 ai 160.813 del 2022), un -0,4% in Agricoltura (da 5.891 a 5.866) e un +109,1% nel Conto Stato (da 13.118 a 27.427). Incrementi degli infortuni in occasione di lavoro si osservano in tutti i settori produttivi, in particolare nei Trasporti e magazzinaggio (+166,9%), nella Sanità e assistenza sociale (+110,4%) e nell'Amministrazione pubblica (+73,8%).

I dati sul territorio

L'analisi territoriale evidenzia un incremento delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese: più consistente nel Sud (+64,3%), seguito da Nord-Ovest (+63,4%), Isole (+60,7%), Centro (+51,3%) e Nord-Est (+31,8%). Tra le regioni con i maggiori aumenti percentuali si segnalano principalmente la Campania (+116,2%), la Liguria (+85,3%) e il Lazio (+73,8%).

Età, genere e nazionalità

L'aumento che emerge dal confronto di periodo tra il 2022 e il 2021 è legato sia alla componente femminile, che registra un +72,9% (da 51.550 a 89.130 denunce), sia a quella maschile, che presenta un +36,1% (da 77.121 a 104.976). L'incremento ha interessato sia i lavoratori italiani (+54,6%), che quelli extracomunitari (+35,1%) e comunitari (+25,6%). Dall'analisi per classi di età emergono incrementi generalizzati in tutte le fasce. Quasi la metà dei casi confluisce nella classe 40-59 anni.

Le vittime

Per quanto riguarda gli infortuni letali l'incremento delle denunce all'Inail rilevato tra i primi trimestri del 2021 e del 2022 è legato solo alla componente femminile, i cui casi mortali denunciati sono passati da 14 a 24, mentre quella maschile scende da 171 a 165. In aumento le denunce dei lavoratori italiani (da 158 a 163), in calo quelle dei comunitari (da 9 a 8) e in parità quelle degli extracomunitari (18 in entrambi i periodi). Dall'analisi per classi di età, da segnalare gli aumenti dei decessi tra gli under 40 (da 34 a 49 casi) e tra i 45-49enni (da 22 a 24), in calo quelli tra i 40-44enni (da 17 a 16) e tra gli over 49enni (da 112 a 100).