Margini di profitto in calo del 38,8%. Ordini giù del 23,9%, produzione in flessione (-20,1%) così come gli investimenti (-17,9%). Le persone impiegate: -8,5%.
Lo stato di salute fotografato a metà anno da Confartigianato Lombardia tramite la voce di imprenditori preoccupa. Soprattutto nel manifatturiero, il settore più in difficoltà. "Ognuno di questi elementi è interconnesso – spiega il presidente di Confartigianato Lombardia, Eugenio Massetti –. Abbiamo attraversato anni di aumenti di materie prime, energia e costo della manodopera, aspetti che hanno portato alla riduzione della marginalità. Altro elemento centrale è la stretta monetaria che ha fatto schizzare i costi del credito e ridotto i finanziamenti concessi: ora ne scontiamo gli effetti sugli investimenti che vediamo in netto calo".
Confartiganato Lombardia invita a correre ai ripari: "Chi non investe, in particolare nel processo di transizione ecologica e digitale, rischia di essere tagliato fuori dal mercato – sottolinea Massetti –. È questa la ragione per cui, come federazione, stiamo lavorando per abilitare i nostri imprenditori a partecipare a progetti e iniziative ambiziosi e di ampio respiro che riducano tale distanza, come, ad esempio, la Manufacturing Innovation Alliance che mette a disposizione delle imprese i fondi del Pnrr per intraprendere un’autentica transizione digitale, anche a misura di media e piccola impresa".
Tra le criticità rilevate dalle aziende resta la difficoltà a trovare sul mercato profili adeguati e a rendere attrattivo l’inserimento nell’impresa.
"Per convincere soprattutto i profili considerati chiave, gli imprenditori hanno messo in campo politiche di welfare, studiato orari più flessibili e maggiormente adatti a un miglior bilanciamento vita privata e lavorativa, nonché puntato sull’aggiornamento professionale attraverso corsi di formazione – spiega il segretario generale di Confartigianato Lombardia, Carlo Piccinato –. Stiamo lavorando a stretto contatto col sindacato del lavoratori per assicurare ai comparti dell’artigianato il rinnovo dei contratti di lavoro 2024-2028 di primo e secondo livello".