Superdì e Iperdì, ok alla cassa integrazione: in vendita Antegnate e Treviglio

Cinquanta occupati nella Bergamasca

I punti vendita della catena SuperDì e IperDì hanno gli scaffali vuoti

I punti vendita della catena SuperDì e IperDì hanno gli scaffali vuoti

Bergamo, 2 novembre 2018 - La crisi aziendale della catena di supermercati IperDì e SuperDì, che comprende anche tre punti vendita nella Bergamasca (dove lavorano oltre 50 persone) ha fatto segnare un passo avanti. Sarebbe stato raggiunto un accordo per la cassa integrazione straordinaria per tutti i dipendenti dei supermercati Superdì-Iperdì, e della cessione di alcuni punti vendita. La conferma è del ministero dello Sviluppo economico in una nota al termine dell’incontro del tavolo di crisi del Gruppo commercianti associati (Gca) Generlmarket, proprietario della catena di supermercati IperDì e SuperDì. Gca Generalmarket ha comunicato l’avvio della procedura di affitto con vincolo di acquisto del ramo d’azienda per 12 punti vendita (tra queste anche Antegnate e Treviglio per un totale di circa 40 addetti, che andranno a un altro marchio).

«L’azienda – ha commentato commenta Claudia Belotti, della Fisascat Cisl Bergamo – ha comunicato che non è nelle condizioni di pagare le mensilità di agosto e settembre, così si è pensato di farle pagare all’acquirente al momento dell’acquisto (dopo un anno di affitto), e al perfezionamento di queste dodici cessioni chiederà l’ammissione al concordato preventivo. La procedura delle cessioni dovrebbe arrivare lunedì 5 novembre, nella stessa giornata in cui avremo un altro incontro al ministero per l’accordo della cassa integrazione straordinaria per tutti i dipendenti Gca che sarà per un massimo di un anno con decorrenza dallo scorso 29 settembre, senza possibilità di anticipo da parte dell’azienda. Il ministero si è impegnato a trovare soluzioni anche per le aziende fuori da Gca che non hanno diritto alla cassa perché privi di requisiti. Purtroppo – continua Belotti – per avere i primi assegni della cassa passerà del tempo: tra i 40 e i 60 giorni, mentre altre trattative sono in corso per tre gruppi di sei e quattro più quattro punti vendita. La rimanenza dei punti vendita rimangono ad oggi invenduti con un esubero stimato in circa 113 lavoratori, e tra questi Stezzano».