LUCA BALZAROTTI
Economia

Inflazione, una patrimoniale nascosta che in Lombardia ha bruciato 33 miliardi in due anni

Tra il 2022 e il 2023 nella nostra regione sono stati persi 7.432 euro a famiglia dai conti correnti. È l’effetto del rialzo generale dei prezzi sulle liquidità ferme nei depositi

Effetto devastante dell'inflazione

Effetto devastante dell'inflazione

Milano – Una patrimoniale da 33 miliardi si è già abbattuta sui conti correnti dei lombardi. È l’inflazione, che tra il 2022 e il 2023 ha eroso il potere d’acquisto “decurtando” di 7.432 euro a famiglia i risparmi. Le stime sono dell’Ufficio Studi Cgia sulla base dei dati Istat e Banca d’Italia: gli analisti hanno calcolato le perdite sulla base delle liquidità depositate in banca a fine 2021 applicando la variazione generale dei prezzi al consumo indicata dall’Istat per l’intera collettività.

La Lombardia è la seconda regione più colpita da questa patrimoniale non dichiarata dietro al Trentino Alto-Adige, dove le famiglie hanno lasciato in media 9.220 euro tra il 2022 e il 2023. Entrambe si collocano ben al di sopra della stima nazionale (6.257 euro) e dell’area geografica di riferimento, il Nord-Ovest e il Nord-Est (7.119 euro).

In Lombardia la più penalizzata risulta la provincia di Milano sia in termini di valori complessivi (13,3 miliardi persi) sia a famiglia (8.677 euro in meno): a livello nazionale solo Bolzano (10.444 euro) ha pagato un prezzo più alto all’inflazione. Nella graduatoria provinciale stilata dall’Ufficio Studi Cgia, Lecco occupa la quarta posizione in Italia con 7.979 euro persi in potere d’acquisto a famiglia, il parametro di riferimento adottato per definire il ranking delle patrimoniali più aggressive.

Tra le prime dieci compare anche Monza (7.531 euro) mentre nella top-20 rientrano Sondrio (12esima con una stima di 7.403 euro) e Como (20esima e una perdita di 7.184 euro a famiglia). Sopra i 7mila euro “bruciati" in due anni anche Varese (22esima, -7.111); Brescia è 26esima a livello nazionale con 6.955 euro, Mantova 37esima con 6.536 euro.

Valori inferiori alla media nazionale invece a Bergamo, dove la perdita del potere d’acquisto a famiglia è stata di 6.091 euro (51esima in Italia). Nella Bassa Lombardia le tre province dove la patrimoniale-inflazione ha inciso meno sui conti correnti: a Lodi (53esima) la decurtazione è arrivata a 6.068 euro, mentre Cremona (62esima, -5.782 euro) e Pavia (63esima, -5.779 euro) sono le uniche due aree della regione in cui la perdita del potere d’acquisto è rimasta sotto i 6mila euro.