I FLEET MANAGER: AUTO AI DIPENDENTI LEGATE AL WELFARE E ALLA SICUREZZA

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COME È CAMBIATA la mobilità professionale nel 2020, anno segnato dalla crisi pandemica ed economica? Quale impatto del Covid-19 sulle scelte dei mobility manager delle aziende italiane ed europee? Dal barometro delle Flotte Aziendali realizzato da Arval Mobility Observatory il 69% delle imprese indica un legame tra la pandemia e l’evoluzione della propria flotta, dato che sale al 76% se si considerano le Pmi. Tuttavia, la gran parte delle aziende ritiene che il virus sia stata solo una delle cause, e non l’unica, ad aver influito sulle loro scelte in merito alla gestione della flotta.

Non sempre in senso negativo. Come è accaduto per esempio proprio per le tematiche legate alla sostenibilità e alla mobilità integrata, che hanno registrato un’accelerazione proprio a causa della pandemia. Nonostante la pandemia, i fleet manager si dichiarano ottimisti verso il futuro, tanto che il 35% di loro si aspetta una crescita della flotta nei prossimi tre anni. Oltre alle prospettive di crescita aziendale e allo sviluppo di nuove attività, motivazione indicata dal 59% delle aziende italiane, è la sicurezza dei driver e quindi le iniziative legate al welfare aziendale a essere in vetta delle priorità dei fleet manager: il 27% prevede di fornire ai propri dipendenti un mezzo sicuro di spostamento a causa del Covid-19, il 20% intende disporre di veicoli in sharing destinati agli employee e il 18% prevede di proporre veicoli anche ai dipendenti non assegnatari di auto aziendale.