
Da sinistra: Saverio Silva, Giovanni e Marco Sala
Seregno (Monza), 10 ottobre 2021 - «La società è cresciuta, oggi abbiamo sedi e centri di produzione anche in altre zone d’Italia, ma le radici sono qui a Seregno e restiamo dell’idea che la Brianza non abbia nulla da invidiare all’estero per chi vuole fare imprese. Qui abbiamo tutte le condizioni per continuare la nostra crescita aziendale". Non hanno dubbi Saverio Silva (presidente di RealSilva), Giovanni Sala (presidente di Real Chimica) e Marco Sala (presidente di Italsilva commerciale), membri del comitato esecutivo del gruppo Desa, attivo nei settori della detergenza della casa e del bucato, prodotti per l’igiene e cura della persona e articoli da farmacia e leader di mercato con prodotti come lo sgrassatore universale Chanteclair e il detergente vetri Quasar. I prodotti per la cura della persona sono confezionati con il marchio Spuma di Sciampagna. Con il marchio Sauber viene invece coperto il mercato della deodorazione. La divisione pharma, infine, comprende brand storici e affermati, quali Apropos, Sauber, Tecnico, Ico nei settori degli integratori alimentari e dei dispositivi medici. In un’epoca in cui molte grandi aziende decidono di delocalizzare la loro produzione, il gruppo Desa si sente invece più che mai parte del territorio in cui è nato.
Certo sono lontani i tempi in cui, anno 1908, venne gettata la prima pietra dello stabilimento destinato a produrre saponi. "Da allora – spiega Marco Sala - la società è passata dopo decenni ai detersivi in polvere, poi ai liquidi e ora ai concentrati che, sempre più, rappresentano la sfida del futuro non solo per la facilità di trasporto e per lo stoccaggio, ma anche per il minore consumo di acqua". La sostenibilità ambientale e la ecocompatibilità dei prodotti, infatti, sono fra le carte vincenti di una realtà aziendale che ha vissuto l’emergenza sanitaria in controtendenza: il 2020, l’anno terribile della pandemia, per Desa si è chiuso con un fatturato consolidato di 324 milioni di euro, il 19 per cento in più rispetto al 2019. E il gruppo, presente in 40 Paesi del mondo ma con le radici che restano ben piantate a Seregno, continua ad essere in forte espansione.