BARBARA CALDEROLA
Economia

Doppio Malto innova il franchising: così il food può superare la crisi

Grazie alla nuova formula “su misura” la catena di birrerie-ristoranti aggiungerà 10 locali ai 21 già aperti

Un locale Doppio Malto

Milano, 14 febbraio 2021 - Un franchising su misura per ripartire dopo la crisi. Ex novo, o con una conversione del vecchio locale. Doppio Malto, il marchio del food e beverage nato a Erba, che ha conquistato il Paese e punta all’Europa, lancia la nuova formula “Un posto felice” per chi vuole lasciarsi alle spalle la pandemia senza fare un salto nel buio. Così quest’anno ai 21 ristoranti del gruppo se ne aggiungeranno altri 10. Il brand ha scelto di puntare sulla flessibilità per adattarsi al cambiamento scommettendo sull’affiliazione commerciale. Secondo il Rapporto Assofranchising 2020 sono in aumento le imprese che nascono grazie a una catena: il comparto in Italia vanta un giro d’affari di oltre 26 miliardi, in crescita del +4,4% rispetto al 2018. Il successo è legato al format che permette di contenere i rischi e razionalizzare gli investimenti. "Siamo cresciuti anche nel 2020. Abbiamo inaugurato quattro locali nel Paese e uno in Francia, mettendo piede per la prima volta all’estero – spiega Giovanni Porcu, ceo di Foodbrand Spa, titolare di Doppio Malto – Nel 2021 proseguiremo in questa direzione. É l’idea di un franchising sartoriale, la prima risposta ai guasti provocati dal Covid, anche per chi è al debutto. Non dovrà sobbarcarsi tutti gli oneri, dalla ricerca della location alla formazione del personale, da solo".

Proseguirà il programma di espansione fuori dai confini nazionali, prossimo obiettivo: Parigi. Seguiranno Scozia e Glasgow. Per Doppio Malto, 16 milioni di fatturato, 350 addetti, la parola d’ordine è diversificare. La filiera è completa, si va dai due birrifici di proprietà al servizio al tavolo e con il SarsCoV2 sono arrivati take-away , delivery e la prenotazione dei tavoli on-line. La Lombardia è un mercato fiorente: è la prima regione italiana per consumo di chiara e rossa, più di 4 milioni di persone non rinunciano a sorseggiarle al tavolo di un locale o sul divano di casa. Nel 2020 il record di vendite in ambito domestico: le famiglie ne hanno acquistato il 16% in più del 2019.