
di Andrea Ropa
Le eccellenze del made in Italy non finiscono mai di stupire. Nasce infatti in un piccolo borgo medievale lontano dalle metropoli, al confine tra Marche e Umbria, la birra artigianale italiana più premiata al mondo. Si tratta di Apecchio, da dove le specialità a marchio Collesi (birre artigianali appunto, ma anche distillati di alta qualità) viaggiano in tutto il mondo incontrando il gusto di un pubblico di estimatori internazionali e ottenendo prestigiosi premi e riconoscimenti. Come quello del 2018 a Londra, dove cento giudici di quattro continenti hanno proclamato la birra rossa di Collesi la migliore fra le 3.600 in concorso, provenienti da 40 Paesi.
Una vocazione internazionale confermata dal mercato: il 70% del fatturato è rappresentato dall’export: Stati Uniti, Inghilterra, Francia e Giappone sono i principali clienti. Un’avventura della qualità, della tradizione e dell’esperienza che nasce nel 2001 dalla passione del suo fondatore e Ceo, Giuseppe Collesi. Nelle tenute che circondano lo stabilimento, a 700 metri di altitudine sull’Appennino Marchigiano, vengono selezionati e coltivati i migliori orzi, poi sottoposti a rigidi controlli microbiologici e organolettici lungo tutta la filiera.
A ciò si aggiunge la purezza dell’acqua di sorgente che sgorga da questi monti: una fra le migliori in Europa per la produzione di birra, e ideale perché ricca di sali minerali. Infine, seguendo l’antica ricetta dei monaci belgi, i mastri birrai di Collesi reinterpretano la sapienza di una storia brassicola secolare, per creare una birra artigianale unica, ad alta fermentazione, non pastorizzata e con rifermentazione naturale in fusto o in bottiglia.
"Questi successi ci rendono orgogliosi – commenta Collesi – Per noi questo non è solo un lavoro, ma è una grande passione. Quando ho iniziato quest’avventura, ospitando ad Apecchio per la prima volta un mastro birraio belga, Marc Knops, mai avrei pensato di raggiungere in così breve tempo un risultato di tale livello. Credo che il nostro successo risieda nei valori su cui, da sempre, basiamo il nostro lavoro: l’impegno, le scelte etiche, i progetti, il rispetto del territorio. Così come nelle materie prime che ci distinguono, uniche e non replicabili".
Nelle coltivazioni e nei processi produttivi di birre e distillati tutto avviene in sintonia con i ritmi della natura e secondo i più avanzati criteri di sostenibilità. Lo stabilimento Collesi opera a ‘emissioni zero’, grazie all’impianto fotovoltaico di 32 Kw, al generatore di vapore alimentato a pellet e alla scelta di non utilizzare idrocarburi. Un impianto ecocompatibile, progettato per salvaguardare l’ambiente, il benessere e la sicurezza delle persone.
A proposito di benessere, nel 2018 Collesi ha lanciato la linea ‘Beauty’, creando un laboratorio cosmetico con brevetto esclusivo che utilizza le proprietà della birra (anzitutto polifenoli e antiossidanti) per creare una linea di prodotti unici. Che presto verranno venduti, insieme a tutte le altre eccellenze del marchio Collesi, in otto negozi monomarca che saranno aperti da marzo nelle principali città italiane. Il primo a Milano, poi Firenze, Bologna, Roma e Torino.