MICHELE ZACCARDI
Economia

Caro energia Italia, la bolletta nazionale è di 90 miliardi

Imprese, famiglie ed enti pubblici pagheranno 70 miliardi di euro in più rispetto al 2021

Contatori energia elettrica

Milano, 10 novembre 2022 - Le stime sono ancora provvisorie, ma ormai gli errori sono al minimo: a meno di due mesi dalla fine dell’anno il conto per la bolletta elettrica nazionale è pari a 90 miliardi. La cifra monstre, calcolata da Terna, la società che gestisce la rete dell’alta tensione, ci consegna una fotografia molto accurata della crisi energetica del 2022. Già, perché i 90 miliardi - che non considerano le voci accessorie presenti in bolletta ma solo la spesa per la materia prima, ovvero l’energia elettrica - vanno confrontati con i 20 miliardi sui quali si aggirava storicamente (prima della pandemia) la fattura nazionale per l’elettricità.

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In altre parole, l’Italia, tra imprese famiglie ed enti pubblici, dovrà pagare 70 miliardi di euro in più. Il conto, riportato da il Sole 24 Ore, è stato illustrato a Rimini in occasione del salone Key Energy sulla transizione energetica che affianca la fiera Ecomondo sull’ambiente e la sostenibilità organizzata da Ieg. Insomma, visti questi numeri è imperativo provare a ridurre gli sprechi e iniziare a risparmiare. Per difendersi dai rincari, Assolombarda ha creato sul suo sito un servizio "caro energia" che aiuta le imprese ad attivare tutte le misure promosse dal Governo contro gli aumenti, come i crediti di imposta, i piani di contenimento dei consumi e l’analisi dei costi. Ma non c’è solo la soluzione di Assolombarda.

La Sgr, un’azienda fornitrice di gas, propone alle aziende l’utilizzo dell’intelligenza artificiale di Easy Genesis che, tramite sensori, interviene a distanza sul modo di consumare dei clienti e ne taglia gli sprechi del 25%. Un’altra soluzione potrebbe essere ricalcare quanto fatto in Spagna e Portogallo con il price cap. In sostanza, i due Paesi hanno introdotto un tetto al prezzo del gas bruciato per produrre energia elettrica, una misura che ha sgonfiato notevolmente le bollette dei clienti finali, siano essi imprese o famiglie. La società di consulenza Althesys ha stimato che una politica di questo tipo sul mercato italiano potrebbe portare un risparmio considerevole che può superare i 17 miliardi di euro. Questo mentre rimane aperta la sfida della transizione ecologica. Secondo il centro studi Elemens, lo sviluppo delle rinnovabili genererà benefici in termini di minori costi dell’energia per i consumatori italiani pari a 24 miliardi di euro entro il 2030. Un risparmio dovuto in gran parte alla riduzione del prezzo sulla borsa elettrica. Insomma, le soluzioni per contenere le spese ci sono. Ed è necessario iniziare ad adottarle da subito. Anche perché la spesa in energia delle famiglie continua a crescere.

Secondo il Codacons, sulla base delle attuali tariffe stabilite dall’autorità dell’energia Arera, in media la bolletta energetica di una famiglia sul mercato tutelato arriva a un totale di 3.289 euro all’anno: 1.782 euro per la luce e 1.507 euro per il gas. E ulteriori rincari sono all’orizzonte. La situazione relativamente tranquilla delle ultime settimane, con un calo delle quotazioni del metano al Ttf di Amsterdam, secondo l’associazione dei consumatori è destinata a cambiare nei mesi invernali: sono infatti attesi nuovi rialzi per il gas. Entrando nel dettaglio delle cifre diffuse dal Codacons, emerge che una famiglia nel servizio di maggior tutela si ritrova a spendere in un anno 1.782 euro per la luce, il 122% in più rispetto al 2021. Va un po’ meglio per il gas, grazie soprattutto agli ultimi ribassi disposti da Arera che portano la bolletta media di un nucleo a quota 1.507 euro, con un incremento dell’11,1% rispetto allo stesso periodo del 2021. Il conto totale, come detto, è pari a 3.289 euro a famiglia. Tuttavia, aggiunge il Codacons, «la riduzione delle tariffe del gas scattata ad ottobre è frutto di un’illusione ottica": finora infatti abbiamo goduto di un autunno mite che, insieme al riempimento degli stoccaggi, ha fatto crollare i prezzi sui mercati. Ora, però, con il fisiologico calo delle temperature, l’accensione dei termosifoni e la conseguente ripresa della domanda di gas, le quotazioni del metano sono destinate ad impennarsi nuovamente. La situazione peggiore, tuttavia, si registra sul mercato libero: in base agli ultimi dati pubblicati da Arera sui prezzi delle forniture, una famiglia che attiva oggi un contratto a prezzo bloccato arriva a spendere in media un totale di 7.506 euro annui: 5.077 euro per il gas e 2.429 euro per la luce