Calze da neve equiparate a catene e gomme invernali: cosa sono e quali scegliere

Una recente circolare del ministero dell'Interno spazza via i dubbi sull'omologazione: attenzione, però, a tempi e modi di impiego oltre che allo standard normativo

Calze da neve come le catene e gli pneumatici invernali. Questo particolare modello di protezione anti-neve è rimasto a lungo una scelta di secondo piano per gli automobilisti italiani. Per i dubbi sulla loro reale efficacia ma soprattutto perché, sul piano legislativo, non erano considerate alla pari di catene e pneumatici invernali. E, quindi, non potevano rimpiazzare le altre dotazioni nelle strade in cui vige l'obbligo di presenza di equipaggiamento invernale, scattato il 15 novembre.

Il cambio di passo

Alla fine dell'ottobre scorso una circolare del ministero dell'Interno ha dato il via libera al loro utilizzo nelle strade dove è obbligatorio avere nel proprio veicolo l'equipaggiamento invernale, comunicando anche alle forze dell'ordine chiamate a effettuare i controlli lo stop alle sanzioni in caso di loro impiego. Questo documento anticipa l'aggiornamento, previsto a gennaio 2023, del decreto risalente al 2011 che disciplina i dispositivi supplementari di aderenza: questo vuol dire che già dal 15 novembre si possono rivestire gli penumatici con le calze da neve in caso di viaggi su strade in cui vige l'obbligo di dotazioni invernali.

Calze da neve, catene e penumatici invernali: sono proprio uguali?

Se l'equiparazione davanti alla legge fra calze da neve e altri equipaggiamenti invernali è un fatto, tutt'altra cosa è pensare che le diverse dotazioni siano ugualmente efficaci e possano essere utilizzato negli stessi modi e tempi. Le calze da neve, innanzitutto, si usurano molto più rapidamente rispetto agli altri strumenti. Meglio, quindi, utilizzarle per tratti di pochi chilometri. In caso di nevicata forte e asfalto ghiacciato, poi, meglio ricorrere alle catene, in caso la vettura non monti pneumatici invernali. Con l'impiego di calze da neve - tecnicamente un dispositivo supplementare di aderenza - non si può superare la velocità di 50 chilometri all'ora.

Quali scegliere

Anche dopo la circolazione che le ha equiparate alle altre dotazioni, chiunque voglia acquistarle per il proprio veicolo dovrà optare per modelli che siano conformi allo standard normativo UNI EN 16662-1:2020. Questo vuol dire che la calza deve essere installabile senza che rischi di sfilarsi durante l'uso, deve permettere un aumento dell'aderenza sia sull'asse longitudinale (ovvero la capacità di spunto in salita, frenata) sia sull'asse laterale (cioè la tenuta di strada in curva).

Regole sono state fissate anche per quanto riguarda l'aspetto del veicolo fermo. In caso di impiego delle calze l'ingombro addizionale di questi dispositivi sul pneumatico non deve essere maggiore di 20 millimetri sul lato interno, 20 millimetri sul battistrada del pneumatico, 25 millimetri sul lato esterno (limitato alla zona del pneumatico). 

Attenzione, poi, alle confezioni. Quando acquistate un pacchetto di calze da neve verificate che ci siano scritte sulla confezione in maniera chiara e permanente, fornite anche in italiano, queste informazioni:

  • l'entità legale che ha introdotto il prodotto nel mercato dell'Unione europea,
  • il numero di questa norma,
  • la tipologia di prodotto indicata nel certificato di conformità a questa norma,
  • il numero del certificato,
  • l'ente accreditato che ha rilasciato il certificato