Borsa Asia ed Europa crollo. Yen ai minimi storici, a Milano Ftse-Mib -2%

Piazza Affari: avvio di seduta molto debole. Giù Tim e Stellantis

Le Borse asiatiche affondano sulla scia del tonfo di Wall Street di venerdì scorso. L'impennata dell'inflazione statunitense, superiore alle attese a maggio, ha alimentato i timori di un aumento piì aggressivo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve che si riunirà questa settimana. Ad alimentare le preoccupazioni per la crescita globale anche un nuovo allarme Covid a Pechino e il rischio di nuovi lockdown. Il Nikkei giapponese è crollato di oltre il 3% sotto i 27.000 punti per la prima volta dal 27 maggio, il Kospi della Corea del Sud cede il 3,15% e l'indice Hang Seng di Hong Kong lascia sul terreno il 3,18%. E in Giappone lo yen continua a perdere terreno sul biglietto verde e tocca un nuovo minimo nei confronti del dollaro da quasi 24 anni, sulla scia della riaccelerazione dell'inflazione negli Stati Uniti a maggio, che fa presagire una stretta monetaria più aggressiva da parte della Fed. 

La settimana scorsa si era chiusa con una giornata, quella di venerdì, difficile sui mercati per una serie di dati economici drammatici e sulla scia delle decisioni di ieri della Bce. Piazza Affari aveva chiuso con una perdita di oltre il 5% e brucia 39 miliardi di capitalizzazione in una seduta, 265 invece l'Europa nel complesso. Ulteriore tensione sullo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni: chiude in rialzo a quota 234 punti con il rendimento del decennale al 3,85%, su livelli che non si vedevano dal 2014.

E i contraccolpi in Europa non hanno tardato a farsi sentire, con un avvio di seduta debole per il mercato azionario, dopo i cali delle borse asiatiche e sui timori per la stretta monetaria della Fed. L'indice Ftse Mib segna un -2,02% a 22.088 punti. Piazza Affari fa peggio rispetto alle altre borse europee, danneggiata dal peggioramento dello spread. Sul listino male le banche, con Intesa -3,5%, Unicredit -2,9%, Bper -4,1%, Banco Bpm -3,7%. Giu' anche gli altri finanziari.

Perde terreno Tim (-3,2%) dopo le indiscrezioni secondo cui la cordata per la gestione dei dati cloud e' in svantaggio in graduatoria rispetto ai concorrenti Fastweb-Aruba. Tra le altre blue chip Stellantis cede il 2,4%, Stm il 2,6%. Segni di resistenza nell'energia, con Snam e Italgas, mentre Enel e' sul -0,4%. Sale Diasorin (+0,6%). Saipem -3,9% nel giorno del raggruppamento delle azioni propedeutico all'aumento di capitale. A inizio seduta lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi s'impenna a 238 punti, toccando il top dal maggio 2020. Il tasso di rendimento dei titoli italiani tocca il 3,882%, in rialzo dello 0,95%. E la situazione continua a peggiorare: accentuate le perdite a un'ora dall'apertura delle contrattazioni con Piazza Affari maglia nera, e lo spread tra Btp e Bund arrivato a 239 punti base. A Milano il Ftse Mib cede attorno al 2%, a Parigi il Cac40 scende dell'1,94% e a Francoforte il Dax dell'1,70%.