Aumento di capitale Autogrill, la risposta della Borsa e cosa fare con le azioni?

Offerta di 13 nuovi titoli, al prezzo di sottoscrizione di 4,59 euro, ogni 25 posseduti

Autogrill (Foto repertorio)

Autogrill (Foto repertorio)

Milano, 14 giugno 2021 - Autogrill  incassa un -0,3% alle 13 del primo giorno dell'aumento di capitale da 600 milioni. La società è sotto i riflettori a Piazza Affari nel primo giorno di negoziazione dei diritti sull'aumento di capitali. Le azioni di Autogrill, il cui valore è stato rettificato in apertura a 6,128 euro, cedono lo 0,33% a 6,108 euro. Il diritto, intanto, segna +0,15% a 0,801 euro rispetto a un valore iniziale di 0,7998. L'operazione prevede l'emissione di 130,6 milioni di nuove azioni (contro gli attuali 250,2 milioni), con l'offerta di 13 nuovi titoli, al prezzo di sottoscrizione di 4,59 euro, ogni 25 posseduti. L'azionista di maggioranza Edizione (ha il 50,1%) sottoscriverà la propria quota di aumento (per circa 300), mentre la parte restante è completamente garantita dalle banche collocatrici.

Via libera Consob 

La Consob, giovedì 10 giugno 2021,  ha dato il via libera alla pubblicazione del prospetto informativo per l'aumento di capitale di Autogrill da 600 milioni di euro. Confermato il calendario dell'offerta: i diritti di opzione saranno esercitabili, a pena di decadenza, dal 14 giugno 2021 al 29 giugno 2021 (estremi inclusi) e i diritti di opzione saranno negoziabili sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana dal 14 giugno 2021 al 23 giugno 2021 (estremi inclusi). I diritti di opzione non esercitati entro la fine del periodo di offerta saranno offerti su Mta e le date delle sedute di Borsa in cui saranno offerti verranno comunicate tramite apposito avviso. 

Cosa fare?

La scelta se sottoscrivere o no l'aumento di capitale deve partire da una valutazione sul settore settore industriale di Autogril. Un settore che inevitabilemente è stato pesantemente colpito dalla pandemia e dalle relative misure contro il contagio. Di conseguenza il risultato economico per il 2020 ne ha sofferto. Il problema ora è cosa succederà nei prossimi mesi:  una risalita della pandemia da settembre e magari livelli alti di rischio negli anni a venire, potrebbe incidere ancora negativamente sul risultato di questa società. Se la pandemia mollerà la morsa, la società non potrà che beneficiarne. Quindi, come sempre, conviene essere certi di avere un cospicuo margine di sicurezza, rispetto al valore intrinseco. Inoltre valutare le  quotazioni attuali offrano  un margine di sicurezza adeguato a un investimento di lungo periodo.