Il misterioso boom degli aeroporti: Covid ignorato e voli oltre i livelli pre-pandemia

Dieci milioni di passeggeri a marzo. Record di volumi anche per i cargo, Malpensa a quota +33,6% sulle merci rispetto a prima del contagio globale

Aeroporti, un settore che sembra avere superato la lunga crisi

Aeroporti, un settore che sembra avere superato la lunga crisi

Gli aeroporti italiani hanno chiuso il mese di marzo con quasi 10 milioni di passeggeri (9.848.164) raggiungendo il 70% dei volumi pre-pandemia. Estremamente positivi i risultati di alcuni scali che hanno addirittura superato i livelli del 2019 come Palermo +0,6%, Bari +2,5% e Brindisi +4,7%. Altrettanto degni di nota i numeri degli aeroporti che hanno pressoché raggiunto i livelli pre-Covid: Catania -7,5% e Bergamo -5,7%. Si segnala inoltre il significativo incremento del traffico in gran parte degli aeroporti regionali: Trapani, Lampedusa, Alghero, Perugia, Cuneo, Crotone, Taranto-Grottaglie, Bolzano e Grosseto.

Il mercato nazionale, con 4.255.193 passeggeri, conferma le buone performance registrate nei mesi scorsi attestandosi a un -13,6% rispetto al 2019. In ripresa anche il segmento internazionale con 5.554.645 viaggiatori, -38,4%, corrispondenti a oltre il 60% del traffico pre-Covid: si tratta del miglior risultato raggiunto da inizio pandemia. Il numero dei movimenti, pari a 97.695, conferma il trend di ripresa segnando un -18,1% sui volumi osservati nel 2019. Continua, inoltre, la crescita del cargo con 98.955 tonnellate di merci trasportate e un +1,8% sul 2019.

A trainarla lo scalo di Milano Malpensa che rappresenta il 68% del traffico merci totale e registra un +33,6% sui livelli pre-pandemia. Nel complesso i dati registrati a marzo lanciano segnali incoraggianti per la stagione summer, nonostante l'incertezza che permane a causa del conflitto in Ucraina.