Amorevole, giudiziosa, dolce, comprensiva. Capace di consigliare la pur brillante figlia Lisa e di difendere il pur monello figlio Bart. Di badare alla piccola Maggie e al grande Homer. Costantemente. Soprattutto, pazientemente. Ce ne vuole, insomma, per fare andare fuori dai gangheri Marge, della celebre serie cartoon “I Simpson”. Settimana scorsa, era comparsa su un murale dell’artista aleXsandro Palombo, in via Monte Rosa, davanti al consolato iraniano: forbici in mano e chioma tagliata, per celebrare il coraggio delle donne iraniane e omaggiare Mahsa Amini, picchiata a morte dalla polizia morale perché indossava male l'hijab che lasciava fuoriuscire una ciocca di capelli. L’opera non era durata nemmeno un giorno: rimossa. Dal 2012 il governo iraniano ha vietato la diffusione dei Simpson perché "corrodono la morale della gioventù". Marge? E’ ricomparsa ieri. Sempre con forbici in mano e chioma tagliata. Solo, con uno sguardo più rabbioso. E con un dito medio alzato. “Il cielo sa che siamo molto lontani dall'essere perfetti e forse siamo un po' lontani dalla normalità. Ma ogni persona è una persona e va rispettata”, aveva scritto in una lettera, nel 1990, all'allora first lady americana Barbara Bush che aveva criticato la “stupida” famiglia Simpson. “Cerco di insegnare ai miei figli di dare sempre alla gente il beneficio del dubbio”. Ecco: questa volta, giustamente, no.
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