
Trent’anni di La Crus in tre flash. Per Mauro Ermanno Giovanardi, in concerto col sodale di (quasi) sempre Cesare...
Trent’anni di La Crus in tre flash. Per Mauro Ermanno Giovanardi, in concerto col sodale di (quasi) sempre Cesare Malfatti stasera ai Magazzini Generali, sono il primo invito al Premio Tenco, la partecipazione al Festival con “Io confesso” e la “reunion” dell’anno scorso.
La storia dei La Crus è finita all’Ariston nel 2011 con ‘Io confesso’ ed è ripresa un anno e mezzo fa proprio di quel pezzo cantato da Carmen Consoli.
"Ricordo che andai al Festival contento per l’invito di Gianmarco Mazzi e Gianni Morandi, ma anche un po’ seccato di dover portare una mia canzone come se fosse dei La Crus perché gli organizzatori volevano che chiudessimo lì la carriera. Con Cesare c’eravamo separati, infatti, già da tre anni. Alla fine, comunque, accettammo e andò bene, se è vero che ‘Io confesso’ si rivelò un po’ il vincitore morale di quell’edizione".
E la Consoli?
"Con Carmen registrammo quel pezzo nel 2010, ma poi non lo pubblicammo perché lei aveva un disco in uscita e la casa discografica non voleva. Così, quando l’anno scorso per spianare la strada al nuovo album dei La Crus ‘Proteggimi da ciò che voglio’ abbiamo pensato di mandare in radio un paio di brani con ospiti, mi sono subito tornate alla mente lei e quella collaborazione rimasta a metà. Così abbiamo reinciso ‘Io confesso’ ed è venuto ancora più forte della versione 2010".
Ai Magazzini i La Crus festeggiano i tre decenni del loro primo album. La storia com’era iniziata?
"Nel ’94 passavo molto tempo con lo scrittore Davide Sapienza che curava su RaiTre un contenitore culturale intitolato ‘Tortuga’. Fu lui a proporre ai neonati La Crus di andare in trasmissione ad omaggiare Piero Ciampi cantando ‘Il vino’. Lì trovammo Enrico De Angelis, al tempo ‘motore’ del Premio Tenco, che ci invitò alla manifestazione sanremese, catapultandoci in un vero e proprio film; scesi dal palco dell’Ariston, infatti, ci ritrovammo in mano il contratto con una agenzia e, di lì a poco, con una multinazionale del disco. Per me una stagione pazzesca se è vero che in sei mesi passai dalle 100 persone richiamate al Bloom con i Carnival of Fools alle 100mila affrontate con i La Crus sul palco del concertone del Primo Maggio".
Andrea Spinelli