MAURIZIO CUCCHI
Cultura e Spettacoli

Quelle insegne mettono tanta allegria

Cucchi Mi aggiro tranquillo osservando alcune delle insegne o delle scritte di vari locali e mi mette subito allegria...

Cucchi Mi aggiro tranquillo osservando alcune delle insegne o delle scritte di vari locali e mi mette subito allegria...

Cucchi Mi aggiro tranquillo osservando alcune delle insegne o delle scritte di vari locali e mi mette subito allegria...

Cucchi

Mi aggiro tranquillo osservando alcune delle insegne o delle scritte di vari locali e mi mette subito allegria quella spiritosa di un locale in via Novati, angolo Caminadella, che si denomina così: "Barcollando". Niente male…Non lontano, in via De Amicis, ecco invece la scritta, ironica, s’intende, ma non proprio bene augurante che è questa: "CREPA" , essendo in effetti una creperia…Mi sposto di poco e nel primo tratto di corso Genova vedo un piccolo bar, il "Taipy", che propone cartelli con felici scritte ironiche, riprese da varie provenienze. Per esempio: "Bere non è la risposta. Ma bevendo dimentichi la domanda". Oppure: "Io bevo solo in 2 occasioni: quando è il mio compleanno e quando non lo è". che parafrasa Coco Chanel.E poi una terza: "Birra gelata come il cuore della tua ex"…Niente male e allora, sorridendo, vado alla fermata del tram per farmi un brevissimo viaggio.

Scendo, ben poco dopo, in via Torino e giro in via della Palla, il cui nome era quello di un’antica contrada. Arrivo allora in una delle più belle e amabili piazze della città, e cioè Sant’Alessandro, dove mi siedo al tavolo di un locale che già conoscevo per averlo più volte frequentato: il "Principe". Siamo ancora in pochissimi, non essendo ora di gran traffico, e così osservo tranquillo palazzo Trivulzio, mentre sulla mia destra ecco la facciata della chieda. E qui non posso non tornare alla memoria del grande poeta milanese Delio Tessa (1886/1939), che abitava in zona e che parla di questi luoghi, con accattivante acutezza, per esempio nei suoi scritti in prosa contenuti in Ore di città, dove ci racconta anche delle sue passeggiate nel quartiere, lui che ci abitava, in via Olmetto.

E dice, per esempio, riferendosi a certe serate letterarie: "Certe volte la poesia mi fa perdere il tram"… Lì vicino c’è un’altra eloquente insegna: "Vino Vino" e, sempre in zona, in via Lupetta, troviamo "All’antico vinaio"… Ma poi tiro dritto verso casa per non farmi tentare.