Porro e i Chicago Stompers a Umbria Jazz

Strumenti musicali d’epoca, repertorio anni ’20 e ’30, abiti e acconciature che rimandano agli anni ruggenti delle prime capitali del...

Strumenti musicali d’epoca, repertorio anni ’20 e ’30, abiti e acconciature che rimandano agli anni ruggenti delle prime capitali del...

Strumenti musicali d’epoca, repertorio anni ’20 e ’30, abiti e acconciature che rimandano agli anni ruggenti delle prime capitali del...

Strumenti musicali d’epoca, repertorio anni ’20 e ’30, abiti e acconciature che rimandano agli anni ruggenti delle prime capitali del jazz. Un ritorno alle origini, rivive l’atmosfera delle orchestre attive tra Stati Uniti ed Europa nella prima metà del Novecento. I Chicago Stompers, la formazione italiana di hot jazz più nota a livello internazionale, saliranno sul palco durante l’Umbria Jazz Winter, edizione invernale dello storico festival da domani fino al primo gennaio.

Una band di giovani, che Renzo Arbore definì "il meglio in Italia", fondata nel 2002 da Mauro Porro, primo musicista polistrumentista ad avere importato in Italia l’esecuzione filologica del Jazz anni ’20 per mezzo di orchestrazioni interamente copiate dai dischi e riprodotte fedelmente con strumenti e strumentazione originale e un look ispirato a quegli anni. Porro salirà sul palco anche con altri ensemble di early jazz: gli Hot Gravel Eskimos, ottetto swing fondato nel 2018 e famoso nel circuito della musica dal vivo e del ballo, i Dixie Blue Blowers e il Jazzmania Quintet.

"Speriamo che la partecipazione a Umbria Jazz serva per far crescere nei giovani la passione per questo genere di musica", spiega Porro, che ricopre anche il ruolo di direttore artistico per la parte swing/hot jazz dello “Spirit De Milan”. Dietro le quinte dei Chicago Stompers una "operazione filologica complessa", con approfondimento di tecniche strumentali e vocali, l’analisi di “short film“, "per ricostruire con la massima fedeltà possibile un jazz vintage da non dimenticare".

Andrea Gianni