
Domani sera al Piermarini il maestro russo dirige l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia .
Torna alla Scala, domani alle ore 20, nell’ambito del ciclo "Orchestre ospiti" l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Kirill Petrenko (nella foto), lo "Chefdirigent" dei Berliner Philharmoniker che al Piermarini ha debuttato nell’ottobre 2024 dirigendo un sensazionale Rosenkavalier. Programma di alta tradizione che accosta Schumann, Mozart e Brahms. Di Robert Schumann si esegue l’Ouverture che apre le musiche di scena per il poema drammatico "Manfred" di Lord Byron, mentre la "Sinfonia concertante per fiati K 297b" di Wolfgang Amadeus Mozart permette di mettere in luce le qualità dei solisti dell’Orchestra: Andrea Oliva al flauto, Francesco Di Rosa all’oboe, Andrea Zucco al fagotto e Alessio Allegrini al corno. Nella seconda parte Petrenko dirige la "Sinfonia n. 1", che prima della prima esecuzione del 1876 impegnò Johannes Brahms per vent’anni di lavoro, incertezze e ripensamenti sulla possibilità stessa di portare avanti il genere sinfonico dopo il lascito beethoveniano. I primi appunti del primo tempo di questa sinfonia risalgono agli anni che Brahms trascorse a Düsseldorf, fra il 1855 e il 1856, gli stessi in cui scrisse il "Concerto n. 1 per pianoforte ed orchestra".Lo sappiamo dalle tante lettere che il compositore scrisse agli amici. Il primo tempo fu completato, con fatica, sei anni dopo mentre Brahms continuava a creare altre opere; fra dubbi, ripensamenti e correzioni, elaborava, tagliava e aggiornava la sua composizione che solo in parte reca i segni dell’immenso lavoro a cui si dedicò l’autore. Schumann musicò il Manfred di Byron nel 1848, quasi un preludio alle sue malattie nervose e alla sua fine. Che Kirill Petrenko sia uno dei maggiori direttori d’orchestra al mondo ce l’hanno confermato i Berliner Philarmoniker che l’hanno voluto come direttore stabile.
Nato nel 1972 a Omsk, in Siberia, ha studiato nella sua città natale e successivamente in Austria, a Feldkirch e al Conservatorio di Vienna, è naturalizzato austriaco. Ha iniziato la sua carriera come direttore d’opera, con incarichi allo Staatstheater di Meiningen e alla Komische Oper di Berlino. Lo scorso anno il Maestro Petrenko ha sedotto il pubblico scaligero dirigendo "Der Rosenkavalier" di Richard Strauss, un’interpretazione memorabile che ha confermato la sua leggenda.