
Beruschi Mi pare proprio che ne succedano di tutti i colori; non mi permetto di entrare nei problemi grandi,...
Beruschi
Mi pare proprio che ne succedano di tutti i colori; non mi permetto di entrare nei problemi grandi, ma faccio solo piccole osservazioni da italiano medio (almeno spero). L’altra sera si sono accapigliati sul teleschermo, anche senza venire alle mani, in alto luogo internazionale: ma si fa così? Le buone maniere, che ci insegnavano da piccoli dove sono finite? Viene difficile scherzare su certi episodi, qualcuno tenta, ma fa la figura del salame; e poi la chiamano satira, invece si comincia ad avere paura. Altro vizio che si sta diffondendo è quello di prendere lo sciopero come passatempo semivacanziero: quando ero piccolo, era una cosa seria. Mi ricordo, dopo la guerra, i cortei di poveri lavoratori alla fame che chiedevano un contratto o un posto di lavoro per vivere dignitosamente; poi la tensione si è allentata. Aneddoto: lavoravo in banca, si parlava del sabato libero, il fatto era già deciso ma qualche sindacato decise lo sciopero; mi sembrò ridicolo, era già stato concesso: naturalmente entrai in ufficio. La settimana scorsa abbiamo raggiunto il massimo: una parte di magistrati ha buttato al vento la propria dignità e si è concessa un giorno di vacanza; ma l’hanno chiamato sciopero. Il povero italiano medio non sa più che pesci pigliare: i facinorosi sventolavano anche la Costituzione, anche se ormai sono venuti al pettine le mancanze della stessa per gli errori e le dimenticanze dei Padri Costituenti, emersi pur salvando la loro perfetta buona fede. Me lo diceva il mio buon professore di Diritto!