CARLO MANDELLI
Cultura e Spettacoli

Dodici stanze per un concerto: la poesia di Ezio Bosso

Il grande ritorno per martedì 24 gennaio

Ezio Bosso sul palco

 Milano, 22 gennaio 2017 - Un nuovo concerto milanese per Ezio Bosso che torna in scena con una tappa del tour dedicato al suo primo disco da solista, “The 12th Room”. L’appuntamento con il pianista e compositore è quello in calendario sul palcoscenico del Teatro degli Arcimboldi, martedì, per un concerto di piano solo e attraverso la cui scaletta Bosso ripercorrerà le tappe di un lavoro da studio che è già stato un successo di numeri, tanto in quanto a vendite, quanto in termini di ‘tutto esaurito’ collezionati uno dopo l’altro in occasione dei concerti della passata stagione.

Le esibizioni di Bosso, per questo giro di date, seguono le orme del doppio album già certificato con il disco d'oro e composto da un primo disco di dodici brani e un secondo con la sonata che non si interrompe mai (pur essendo divisa in tre movimenti) della durata di quarantacinque minuti circa. I brani sono stati pensati dal musicista come una sorta di percorso narrativo attraverso diversi ambienti, o meglio stanze, come le definisce lui. “C’è una teoria antica - ha raccontato Bosso - secondo la quale la vita è composta da dodici stanze. Sono le dodici in cui lasceremo qualcosa di noi, che ci ricorderanno. Dodici sono le stanze che ricorderemo quando passeremo l’ultima e nessuno può ricordare la prima stanza perché quando nasciamo non vediamo. Pare però che questo accada nell’ultima che raggiungeremo e quindi che si possa tornare alla prima per ricominciare”. In quanto a riconoscimenti, lo scorso mese di dicembre Bosso è stato anche nominato direttore ospite principale del Teatro Comunale di Bologna.

Quella di Ezio Bosso, pianista, compositore e direttore d’orchestra è una storia musicale italiana che si è formata in alcune delle più prestigiose istituzioni musicali all’estero. Dopo ave studiato composizione e direzione d’orchestra all’Accademia di Vienna, è arrivato anche a dirigere alcune delle più importanti orchestre internazionali come la London Symphony Orchestra, The London Strings, l’Orchestra del Teatro Regio di Torino e l’Orchestra dell’Accademia della Scala. Nella sua carriera Bosso ha composto musica classica, colonne sonore per il cinema, per il teatro e la danza fino a scrivere sperimentazioni con i ritmi contemporanei. Dal 2011 il musicista ha dovuto anche imparare a convivere con una malattia neurodegenerativa progressiva, esibendosi dal vivo con quello che lui definisce il suo “amico” Pianoforte, un gran coda Steinway & Son appositamente preparato per lui, così come lo sgabello, chiamato “12” e nato dalla collaborazione con un architetto.