
Cristina D'Avena nella redazione de Il Giorno
Milano, 23 novembre 2018 - È riuscita a far cantare a Patty Pravo le storie degli ometti blu «alti suppergiù due mele o poco più», ma Cristina D’Avena nel nuovo “Duets Forever”, nei negozi da oggi (venerdì 23 novembre), ha molte altre carte da giocare, con la complicità di amici come Alessandra Amoroso, Malika Ayane, Carmen Consoli, Dolcenera, Elisa, Il Volo, Le Vibrazioni, Lo Stato Sociale, Fabrizio Moro, Nek, Max Pezzali, The Kolors e molti altri ancora. Trentadue i colleghi coinvolti da Cristina, tra lo scorso anno e questo, nel progetto “Duets” come ha spiegato lei stessa ieri in redazione nella speranza di ripetere l’exploit di un primo volume che le ha consegnato la palma di artista donna più venduta del 2017. Obiettivo che vede l’eroina dei Puffi pronta ai bagni di folla dell’instore tour atteso domani nella cornice milanese della Mondadori di piazza Duomo (ore 18) e domenica in quella bresciana del Centro Commerciale Frecciarossa (ore 15).
Cristina, dopo il successo un anno fa di “Duets”, è stato semplice trovare gli ospiti di questo sequel?
«Sì perché, conoscendo già il progetto, quando li chiamavo gli artisti sapevano già cosa stessi parlando. Anzi, spesso erano loro a suggerirmi il pezzo da fargli cantare. Elisa, ad esempio, si sente Memole e nessuno avrebbe potuto convincerla a puntare su altro».
Ma quali sono i pezzi più richiesti dai suoi colleghi?
«Sicuramente “È quasi magia Johnny”, ma pure “Occhi di gatto”, “Mila e Shiro due cuori nella pallavolo”, “Pollyanna” e quella “Robin Hood”».
Come farà a presentare dal vivo ‘Duets’ e ‘Duets forever’.
«Mi sto già muovendo per festeggiare questi due album con un concerto al Forum l’anno prossimo. Primavera potrebbe essere il periodo migliore, ma la preparazione di un evento del genere è lunga e laboriosa».
Quindi a Milano.
«Sì perché sono molto legata alla città. Sono stata la prima donna a riempire il Forum, con uno spettacolo di beneficenza che mi ha permesso di fare una bella donazione al professor Veronesi e alla ricerca. E poi ricordo che mi sono esibita otto volte all’Alactraz».
Fra i progetti ce l’ha un album di inediti pop e uno di cover?
«Ci sono entrambe le idee. Forse quella dell’album di cover è la più fattibile e imminente...».
Tre cover imprescindibili o quasi?
«Amando Jovanotti, ‘A te’ non può mancare. Ma a casa canto tanto pure il Venditti di ‘Ogni volta’ e lo Zero de ‘I migliori anni della nostra vita’».
La sigla più difficile da cantare?
«Forse una delle prime, ‘La regina dei mille anni’ con tutte note in scala che salivano e scendevano in modo molto impegnativo. Il pezzo era di Augusto Martelli che, essendo abituato a scrivere per Mina la faceva facile. Ma per me, era tutt’altro che semplice».
Potendo tornare a Sanremo come ospite, quale delle sue canzoni proporrebbe di duettare a Claudio Baglioni?
«Potrei suggerirgli ‘Là sui monti con Annette’, perché si avvicina un po’ a certe sigle che ha cantato lui, oppure ‘David Gnomo amico mio’. Poi gli chiederei, però, di cantare ‘E tu’».
L’idea di cantare in un musical le piacerebbe?
«Ho frequentato club e palasport, ma il teatro mi manca. Quindi penso che sarebbe un’esperienza molto bella utilizzare le mie canzoni trasformandole nel filo conduttore di una nuova storia, di una fa favola delle favole». RIPRODUZIONE RISERVATA©