LORENZO
Cultura e Spettacoli

Arredare con la luce

Bises Sarà capitato a tutti noi di trovarci in un nuovo quartiere, in una strada che non bazzichiamo spesso e...

Bises Sarà capitato a tutti noi di trovarci in un nuovo quartiere, in una strada che non bazzichiamo spesso e...

Bises Sarà capitato a tutti noi di trovarci in un nuovo quartiere, in una strada che non bazzichiamo spesso e...

Bises

Sarà capitato a tutti noi di trovarci in un nuovo quartiere, in una strada che non bazzichiamo spesso e dopo una cena imboccare il percorso verso casa a piedi. Tra le abitudini più comuni c’è quella di guardare all’insù, verso le finestre con le luci accese, come se potessimo essere ospiti di chi a quell’ora è sveglio e si attarda. Sbirciamo librerie, indoviniamo chi può abitare quegli spazi e inventiamo storie. Lì, dove spicca quella veduta ottocentesca ci vive un notaio in pensione, accanto invece quella lampada è per forza di una fricchettona, nel palazzo accanto, secondo me una famigliola disordinata ma felice! Così mi sovviene la frase che mi ha detto Laura, pronipote di Renzo Del Ventisette, “La luce arreda” mentre lampadari e appliques antiche fanno da sfondo nello storico negozio di viale Premuda aperto dal bisnonno nel 1948.

Quando arrivò da Firenze con tante idee nella valigia, il dopoguerra era una sfida entusiasmante da immaginare, il signor Renzo intuì che mancava in città un indirizzo dove esporre e proporre vetri di Murano e cristalli di Boemia, punti luce eleganti e raffinati che potessero arredare le belle case della ricca borghesia milanese. Ancora oggi tra pezzi d’antiquariato e design modernissimi Renzo Del Ventisette è un fiore all’occhiello nel mondo dell’illuminotecnica e della realizzazione di lampadari che vestono di luce i più begli hotel tra gli Stati Uniti, la Russia e l’Arabia Saudita, ma anche appartamenti di rappresentanza, negozi del calibro di Prada in Galleria Vittorio Emanuele II, mostre come quella di Dolce & Gabbana per cui hanno restaurato splendidi chandelier. Il laboratorio fuori Milano promuove l’artigianalità come passione e arte, permettendo di ridare vita a tutto ciò che è ottone, bronzo, vetro, riconsegnando maniglie, specchi, comò, scrittoi e ampi tavoli come nuovi a clienti sempre più fidelizzati. Dopo oltre 70 anni di storia non si sa cosa può entrare da quella porta ed è forse questo il segreto di giovinezza per attività che non sembrano risentire del tempo che passa!