
Andrea Motis
Milano, 2 marzo 2017 - Andrea la metafora della potenza e della purezza della musica. Catalana (21 anni) Andrea Motis canta e suona sax contralto, tromba e soprano, è la testimone del meraviglioso lavoro di una scuola di musica di un barrio di Barcellona, la Sant Andreu, e del suo maestro e mentore Joan Chamorro (contrabbasso, sassofoni, flauto, tromba, voce, arrangiamenti e direzine d’orchestra). A 12 anni è entrata nella jazz band della scuola, a 21 esce il suo primo album per la leggendaria etichetta Impulse, quella di John Coltrane, “Emotional Dance”, dove è anche cantautrice, sulle orme di Melody Gardot e della scuola catalana, e splendida trombettista.
In mezzo la milizia in un metodo che mette gli strumenti in mano ai bambini e li porta a suonare in sezione o cantare nel giro di poco. Lei e le altre cantanti della Sant Andreu, Eva, Magali, Rita, sono anche strumentiste di livello. Chamorro l’ha subito chiamata nei suoi gruppi perché la sua vocalità fra Billie Holiday e Nora Jones sembrava perfetta per raccontare un giovane jazz che voleva partire dall’amore e lo studio di storia e radici. Stellina subito in patria, rivelazione nei club e nei festival europei, Andrea è anche una trombettista interessante, fra il lirismo di Chet Baker e i chiaroscuri hard bebop di Kenny Dorham, una sassofonista non banale. Ha registrato “Emotional Dance” a New York e dintorni con il gruppo guidato da Joan Chamorro, contrabbasso, il pianista Ignasi Terraza, il chitarrista Josep Traver e il batterista Esteve Pi, il produttore Brian Bacchus e qualche amico americano. Andrea suona la tromba dall’età di sette anni, sotto la guida di Tony Gallard, ha parallelamente ottenuto il baccalaureato e il liceo musicale, frequenta i corsi superiori di tromba al ESMUC (Escuela Superior de Música de Catalunya).
E se “He’s Funny That Way” è un chiaro tributo a Billie Holiday, i suoi temi si muovono in un ambito più moderno, interpreta Jobim in portoghese, tre brani in catalano, accarezza pudica Cole Porter e Johnny Mercer (“I Remember You”), “Senor Blues” di Horace Silver. Basse scure e confort zone nelle medie che stanno fra la pancia e il cuore. Con la tromba invece si sale più su. Il progetto Sant Andreu - Jazz Band, scuola, corsi, gruppi a geometria variabile - continua sotto i riflettori internazionali, ed è stato raccontato da un docu-film tv. Andrea continua a suonare in sezione, mentre altre giovani crescono, Eva e Magali hanno ormai progetti propri. Canta in catalano su Impulse, figlia di un’identità culturale, scuola e musica jazz, che non ha eguali in Europa (degli Usa abbastanza non so).