Travolse e uccise pedone, autista bus Atm alla guida mentre chattava a luci rosse

L'incidente è accaduto a Cinisello Balsamo. Vittima una impiegata di 53 anni. Ora per l'autista è arrivata la richiesta di rinvio a giudizio per omicidio stradale

La donna venne travolta e uccisa in via Gorki

La donna venne travolta e uccisa in via Gorki

Cinisello Balsamo (Milano), 17 Giugno 2022 - L’autista del bus Atm che l’11 dicembre del 2020 ha investito a Cinisello Balsamo una donna di 53 anni, poco prima dell’incidente, mentre era alla guida, stava chattando con lo smartphone ed organizzando incontri a luci rosse. E' quanto emerge dalla conclusione delle indagini per la morte di Cristina Conforti, la 53enne di Cinisello Balsamo impiegata amministrativa presso il Comune di Bresso, investita in via Gorki a Cinisello Balsamo. Mancavano pochi minuti alle 15.30 quando Cristina Conforti, che stava rientrando verso casa, nell’attraversare la strada in prossimità delle strisce pedonali, all’improvviso è stata travolta e uccisa dal bus del trasporto pubblico Atm in transito sulla linea 727 Cormano-Cusano.

Le chat a luci rosse

Secondo quanto ricostruito dalla perizia disposta dalla pm della Procura di Monza Michela Versini, l’autista, 48enne residente a Monza, prima dell’incidente, ha chattato a lungo – per più di mezz’ora – con una prima persona alla quale ha chiesto delle prestazioni sessuali, scambiandosi anche foto e video girati nel corso di un precedente incontro, per poi passare, nei minuti appena antecedenti l’incidente, a un’altra chat con ulteriore richiesta di prestazioni sessuali a un’altra persona. Questa seconda chat, come evidenziano le conclusioni del consulente tecnico della Procura, si interrompe alle 15.25, mentre la prima chiamata di soccorso al 118 è stata registrata alle 15.27. Proprio in quei momenti, Cristina Conforti si vede piombare improvvisamente addosso il mezzo pubblico: l’incidente è stato ripreso dalla telecamera frontale dalla metrotranvia della linea 31, che stava sopraggiungendo proprio in quei momenti a poca distanza.

Le indagini

Nelle immagini si intravede Cristina Conforti attraversare la strada da sinistra verso destra rispetto alla direzione di marcia del bus Atm, raggiungendo quasi il marciapiede quando improvvisamente è stata travolta, finendo straziata sotto le ruote del mezzo pubblico. All’arrivo dei soccorsi per la 53enne non c’era più nulla da fare. L’uomo dichiarerà poi agli agenti di polizia locale di non ricordare nulla di quanto avvenuto, a causa di un forte choc. A fare piena luce su quanto accaduto ci hanno pensato però le indagini condotte dalla pm che, nominando un consulente specializzato nell’estrapolazione di dati informatici, ha sottoposto sia il cellulare dell’autista che le telecamere di videosorveglianza montate sul bus, ad una approfondita perizia tecnica. L’hard disk che avrebbe dovuto salvare i dati registrati dalle telecamere è risultato guasto, pertanto non è stato possibile estrapolare neppure un fotogramma dell’incidente.

La perizia sul cellulare

Inquietanti invece i risultati della perizia sul cellulare, che hanno portato in evidenza l’utilizzo del dispositivo mentre l’autista era alla guida, proprio fino ai momenti che hanno preceduto la tragedia. La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per omicidio stradale nei confronti dell’autista del bus e il 22 giugno si terrà l’udienza preliminare davanti al gup del Tribunale di Monza Marco Formentin. Ad assistere la famiglia della vittima per il risarcimento dei danni la Giesse Risarcimento Danni di Monza, il gruppo specializzato nella gestione di sinistri mortali. "Non sapevamo neppure con quali parole riuscire a spiegare ai familiari di Cristina l’utilizzo che questa persona stava facendo del proprio cellulare – sottolinea Fernando Rosa, responsabile della società – E’ inaudito morire in simili circostanze; inizialmente sembrava solo una banale distrazione, invece è emerso qualcosa che non ci saremmo mai aspettati".