Svizzera e Covid: "Chi non si vaccina si infetterà. Così la pandemia può finire in 2 mesi"

Le autorità sanitarie elvetiche lanciano l'allarme in vista dell'autunno e invitano tutti a vaccinarsi

Campagna vaccinale

Campagna vaccinale

"L'epidemia di coronavirus resterà endemica e chi non si vaccina contro il Covid prima o poi si infetterà". Virginie Masserey, responsabile della sezione di controllo delle infezioni presso l'Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp) della Svizzera, ha ammonito così parlando oggi in conferenza stampa. "Ciascuno deve poter fare la propria scelta in favore della comunità", ha affermato, esortando chi non l'ha ancora fatto a "vaccinarsi per tempo", prima dell'autunno

In merito al dibattito sulla necessità o meno di una terza dose di vaccino, l'esperta ha dichiarato che una decisione si dovrà basare su evidenze scientifiche. L'Ufsp continua a monitorare la situazione, ma al momento - spiega l'autortà sanitaria elvetica - non è ancora chiaro quando e per chi sarà consigliato il richiamo. In Svizzera circa 3 milioni di persone non hanno ancora avuto una dose di vaccino. Se tutti i non vaccinati dovessero infettarsi, "la pressione sul sistema sanitario potrebbe nuovamente aumentare", ha avvertito Martin Ackermann, presidente della Task force scientifica della Confederazione. Dopo un alto numero di vaccinazioni in maggio e giugno, "da inizio luglio il tasso di immunizzazioni è crollato", ha riferito. L'esperto ha evidenziato quanto fatto in Gran Bretagna e in Spagna, dove le persone sono state contattate singolarmente e informate sui vantaggi e gli svantaggi dei vaccini. "Così si possono convincere gli indecisi", ha sottolineato. 

"Sars-Cov2 non scomparirà, ma grazie ai vaccini abbiamo nelle mani la possibilità di porre fine all'epidemia nel giro di 2 mesi", ha aggiunto Ackermann. Precisando che l'immunizzazione si può raggiungere in due modi, ossia con il vaccino o con un'infezione, anche il presidente della Task force scientifica confederale ha rivolto un appello agli indecisi: "Vaccinatevi non appena possibile"

I Cantoni stanno facendo tutto il possibile per rendere la vaccinazione anti-Covid più facile possibile e offrire programmi a bassa soglia, ha assicurato Linda Nartey, medico cantonale di Berna e vicepresidente dell'Associazione dei medici cantonali (Amcs). Le vaccinazioni contro il coronavirus Sars-CoV-2 sono per lo più ben tollerate e impediscono un decorso grave della malattia, ha confermato, puntualizzando che a questo punto l'obiettivo dei cantoni rimane quello di non sovraccaricare il sistema sanitario.  La gestione dei focolai rimane quindi importante, ha rimarcato Nartey, e con essa la disponibilità di dati di contatto durante gli eventi. I test e il tracciamento dei contatti rimangono cruciali per contenere le nuove infezioni, specialmente dopo la stagione delle vacanze. Anche il posto di lavoro rimane un luogo a rischio da monitorare, ha concluso la vicepresidente Amcs.