Stramonio e spinaci surgelati: Decò richiama lotto con rischio di contaminazione

Chiunque abbia in freezer le buste "pericolose" deve evitare un qualsiasi consumo e riportare nei supermercati dove sono state acquistate

L'aspetto delle buste richiamate (internet)

L'aspetto delle buste richiamate (internet)

Nello scorso autunnio a Napoli una decina di persone finirono in ospedale dopo aver consumato spinaci in cui erano finiti, con un percorso mai del tutto chiarito, alcune foglie di piante velenose, mandragora o stramonio, pianta conosciuta nella tradizione popolare come "erba del diavolo". Ora è una nota catena di supermercati - il Decò - a ritirare un lotto di spinaci surgelati con mozzarella e condimento ai formaggi. Nelle buste di ortaggi surgelati, infatti, sarebbero finiti alcuni "corpi estranei simili al frutto dello stramonio", come si legge nell'avviso pubblicato ieri sul sito del ministero della Salute.

Motivazione del richiamo è un possibile "rischio chimico", come si legge nella documentazione. L'avvertenza del distributore è perentoria: "Si raccomanda di non consumare il prodotto" e di "restituire le confezioni" che appartengono al lotto incriminato "al punto vendita" in cui sono state acquistate.

Questi gl altri riferimenti utili a identificare le confezioni a rischio. Detto che la denominazione di vendita è "Spinaci italiani con mozzarella e condimento ai formaggi (surgelati)", e che il marchio del prodotto è Decò, il lotto di produzione è il numero L2299C, il marchio di identificazione dello stabilimento è IT1339/L CE. Il nome del produttore è Gias s.r.l che ha imbustato gli alimenti nello stabilimento di Mongrassano Scalo, in provincia di Cosenza. Data di scadenza delle buste - del peso di 450 grammi - è l'aprile del 2024.