Covid a scuola, le nuove regole per dad e quarantena: a casa solo positivi e non vaccinati

La richiesta delle Regioni al governo per evitare il caos delle ultime settimane

Una lezione in dad

Una lezione in dad

Milano, 25 gennaio 2022 - "Basta caos nelle scuole : chi è vaccinato con tre dosi non deve andare in dad. Restino a casa solo i positivi e chi non è vaccinato". Questa una delle richieste delle Regioni al Governo, informa il presidente della Toscana, Eugenio Giani, al termine di una riunione con i governatori.

Il caos a scuola

Sarebbe questa la proposta delle Regioni per evitare il caos che nelle ultime settimane si è generato dopo la riapertura delle scuole. Regole troppo differenziate che hanno portato in molti casi alla paralisi della didattica o a formule miste (chi a casa chi in aula) poco funzionali. Oltre al caos delle comunicazioni dell'Ats e i tempi dei tamponi che rischiano di prolungare l'isolamento dei ragazzi e far impazzire i genitori e professori e personale scolastico addetto alle verificheb e alle comunicazioni.

«Tra le priorità che sottoponiamo al Governo c'è la necessità di rivedere le norme per la gestione a scuola dei casi di Covid». Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, al termine della riunione a Roma con i governatori di tutte le Regioni italiane. «Bisogna semplificare, perché per le famiglie e il nostro sistema sanitario è molto difficile affrontare la complessità delle regole imposte a livello nazionale - aggiunge Cirio -. Chiediamo anche che ai bambini vaccinati alle elementari vengano applicate le stesse regole per continuare a seguire in presenza che ci sono per le medie e le superiori. Sui congedi parentali serve poi un intervento a sostegno dei genitori bloccati a casa per restare al fianco dei propri bambini».

Il rebus quarantene a scuola

Incentivo alla vaccinazione

La possibilità di applicare norme simili a medie e superiori anche alle elementari rappresenterebbe anche un "incentivo alle vaccinazioni". Se infatti chi ha concluso il ciclo vaccinale nella fascia 5-11 anni potesse andare a scuola anche in presenza di positivi (cosa che attualmente non avviene) probabilmente i genitori di questi bambini sarebbero incentivati a sottoporli a vaccinazione visto che attualmente solo il 7% di questa fascia ha completato il ciclo vaccinale e il 27% si è sottoposto alla prima dose. 

Le regole attuali

  • NIDI E SCUOLE DELL'INFANZIA. Da 0 ai 6 anni, con «un caso di positività», si sospende l'attività didattica della classe per 10 giorni, con quarantena di pari durata e test di uscita, molecolare o antigenico, negativo.
  • ELEMENTARI - Con «un solo caso di positività nella classe», gli alunni restano in presenza ma «si raccomanda di consumare il pasto ad una distanza interpersonale di almeno 2 metri». In questo caso è prevista la «sorveglianza con test antigienico rapido o molecolare da svolgersi prima possibile dal momento in cui si è stati informati del caso di positività e da ripetersi dopo cinque giorni». Sempre alle elementari, «in presenza di almeno due casi positivi», si sospende l'attività in presenza e si applica la didattica a distanza per la durata di 10 giorni con  quarantena di pari durata e test in uscita.
  • MEDIE E SUPERIORI - Alle medie e superiori, in presenza di un caso di positività nella classe, la didattica prosegue in presenza, con l'obbligo di indossare mascherine FFP2 almeno per 10 giorni, ma «si raccomanda di non consumare pasti a scuola a meno che non possa essere mantenuta una distanza interpersonale di almeno due metri». Dai due positivi in classe in poi «le misure previste sono differenziate in funzione dello stato vaccinale». Gli alunni che non abbiano concluso il ciclo vaccinale primario, che lo abbiano concluso da più di 120 giorni, che siano guariti da più di 120 giorni e ai quali non sia stata somministrata la dose di richiamo, andranno in Dad per 10 giorni (con quarantena della durata di 10 giorni e test di uscita negativo per rientrare). Gli studenti che hanno concluso il ciclo vaccinale primario, che siano guariti da meno di 120 giorni o che abbiano ricevuto la dose di richiamo, potranno proseguire in presenza con l'obbligo di indossare FFP2 per almeno 10 giorni. Anche in questo caso «i raccomanda di non consumare pasti a scuola a meno che non possa essere mantenuta una distanza interpersonale di almeno due metri». La misura sanitaria è «l'auto-sorveglianza». In questo caso il Miur precisa che «alla luce della nuova normativa, i requisiti per poter frequentare in presenza devono essere dimostrati dall'alunno interessato» e che «l'istituzione scolastica, per effetto dell'intervento legislativo, è abilitata a prendere conoscenza dello stato vaccinale degli studenti in questo specifico caso». Sempre alle medie e alle superiori con almeno 3 casi di positività in classe è sospesa l'attività in presenza e si applica la didattica a distanza per 10 giorni.