Ruby ter, la difesa di Berlusconi: "Va assolto, non ha corrotto le ragazze"

L'avvocato Coppi: "Non neghiamo che abbia versato denaro alle persone coinvolte nei processi Ruby uno e due, ma continuiamo a sostenere che non l'abbia fatto per finalità corruttive"

Milano,  21 dicembre 2022 - Si torna in aula per una nuova udienza del processo Ruby ter, che vede imputato Silvio Berlusconi per corruzione in atti giudiziari. Oggi è il turno delle arringhe difensive. Il primo a prendere la parola è stato Franco Coppi, legale di Silvio Berlusconi che, in circa mezz'ora di intervento ha chiesto l'assoluzione per l'ex premier. Poi, è stato il turno della difesa di Giovanna Rigato, una delle cosiddette 'ex olgettine'.

Legale Berlusconi: "Venga assolto"

"La nostra richiesta è che il Dottor Berlusconi venga assolto perché il fatto non sussiste, noi non neghiamo che abbia versato denaro alle persone coinvoltre nei processi Ruby uno e due, ma continuiamo a sostenere che non l'abbia fatto per finalità corruttive", ha esordito Franco Coppi, avvocato di Silvio Berlusconi, nella sua arringa. Già ad ottobre era intervenuto per chiedere l'assoluzione l'altro legale del Cavaliere, l'avvocato Federico Cecconi. La tesi della difesa, infatti, è che quei versamenti alle ex ospiti delle serate di Arcore sono stati effettuati per aiutare le ragazze e per risarcirle dei danni a loro causati dallo scandalo mediatico.

Legale Berlusconi: "Le ragazze non erano testimoni, la corruzione non c'è"

Le ragazze ex ospiti delle serate di Arcore "non avrebbero mai potuto assumere la qualità di testimoni" e quindi, quando si sono sedute sul banco dei testi nei processi Ruby 1 e 2, non avevano la qualifica di "pubblico ufficiale", ha evidenziato, richiamandosi all'ordinanza del Tribunale milanese del novembre 2021, Coppi nel suo intervento durato circa mezz'ora, facendo riferimento al merito che a questioni giuridiche. "Siamo convinti che la valutazione di queste questioni porti a ignorare tutte le problematiche in fatto", ha aggiunto il legale. I giudici del processo, infatti, a novembre 2021 con un'ordinanza hanno dichiarato inutilizzabili tutti i verbali delle ragazze resi nei processi Ruby (le presunte false testimonianze), perché in sostanza le giovani, secondo il Tribunale, andavano già indagate dal marzo 2012 e sentite in aula con la garanzia dei testi assistiti da avvocati, cosa non avvenuta. "Se tutte queste promesse e versamenti di denaro contestati - ha chiarito Coppi - sono stati fatti a persone che non erano testimoni, che non erano pubblici ufficiali il reato di corruzione non si integra".

Legale Giovanna Rigato:"Aiutata da Berlusconi"

Oggi ha parlato anche la difesa di Giovanna Rigato, una delle cosiddette 'ex olgettine', e si sono conclusi quindi gli interventi difensivi. "È stata aiutata per molto tempo dal dottor Berlusconi - ha detto il legale di Rigato - e quindi ha ritenuto di godere di un diritto di prelazione per essere aiutata ancora". Il riferimento è al processo in cui è imputata a Monza per tentata estorsione ai danni del Cavaliere. Per Berlusconi, imputato assieme ad altri 28, l'aggiunto Tiziana Siciliano e il pm Luca Gaglio (che ha preso la parola per le repliche) hanno chiesto 6 anni di reclusione e una confisca da 10 milioni di euro.

Il pm: "La difesa vuole una sentenza che eluda le prove"

"La difesa di Berlusconi chiede una sentenza con cui si eluda in tutti i modi il merito, ossia le prove che la Procura ha raccolto, vuole una sentenza scollata dalla prova, vuole una sentenza che dribbli in tutti i modi le prove raccolte", ha invece affermato il pm Luca Gaglio in fase di repliche. Il riferimento del magistrato è alla tesi difensiva legata all'ordinanza dei giudici del novembre 2021 con cui i giudici della settima penale avevano dichiarato inutilizzabili tutti i verbali resi dalle ragazze. In sintesi con il provvedimento del 3 novembre 2021 per il collegio le olgettine ai tempi dovevano essere sentite come indagate e non come testimoni, quindi le affermazioni messe a verbale non potranno essere utilizzate nel processo. Una decisione che potrebbe 'azzoppare' l'accusa. Infine, il pm ha replicato alle difese che contestano la "lentezza" di questo processo: "è stato lungo", è iniziato nel 2017 e finirà nel 2023, non solo per le difficoltà legate agli anni del Covid ma anche per i legittimi impedimenti dell'imputato Berlusconi.

Controrepliche e sentenza

Il processo è stato riaggiornato al prossimo 25 gennaio 2023 (bunker via Ucelli di Nemi) quando - dopo le repliche del pm nell'udienza odierna - sono state fissate le controrepliche delle difese. E' invece attesa per il 15 febbraio 2023 (bunker San Vittore) la sentenza del processo.