REDAZIONE CRONACA

Roma, prof. indagato per istigazione al suicidio

Avrebbe umiliato diversi suoi studenti. Uno di loro, 17 anni, si è tolto la vita

Studenti in una foto d'archivio

Un professore romano è stato iscritto nel registro degli indagati con la pesante accusa di istigazione al suicidio per la morte di uno studente di 17 anni che sarebbe stato da lui pesantemente umiliato davanti a tutti i suoi compagni in più di un'occasione. La vicenda, raccontata sulle pagine del quotidiano "La Repubblica", era emersa nel corso di una ispezione disposta nel 2019 dall'ufficio scolastico regionale dopo il suicidio del 17enne. In quella occasione, però, non era stato deciso alcun provvedimento nonostante il dirigente che si era occupato dell'inchiesta avesse suggerito di avviare due procedimenti disciplinari, uno nei confronti del prof, colpevole di "un comportamento in grave contrasto con i principi che devono ispirare l' azione di un educatore e contrario ai doveri d' ufficio", e uno per la preside, che non era intervenuta nonostante le richieste dei genitori.

Il professore in questione, andato in pensione lo scorso anno, secondo le testimonianze dei suoi studenti era però "un tipo strano, il suo comportamento non era come quello degli altri prof". Ed era come se "avesse una maschera. Perché si mostrava gentile e si capiva che era forzato". Così gentile che, sul sito della scuola, appariva anche lui in un video di presentazione, nel quale, sorridente, raccontava del suo lavoro: "Ci credo. Credo nella scuola fino a quando ci sarà l' entusiasmo dei giovani".

Una ex studentessa ha raccontato in una di queste interviste che il professore "con noi ragazze era gentile. Mentirei se dicessi che mi ha maltrattata. Però le sue parole, spesso arcaiche e antiche, erano sopra le righe. Era esagerato e anche per questo non lo prendevamo sul serio. Il clima con lui in classe era sempre molto strano perché non sapevamo mai cosa avrebbe potuto dire o fare" e "tutti sapevamo che era particolare".

Dopo l'iscrizione sul registro degli indagati spuntano ora altri episodi di umiliazioni alle quale il docente avrebbe sottoposto i suoi allievi. Soprattutto un caso, relativo a una ragazza affetta da Dsa (Disturbo Specifico dell'Apprendimento, ndr) che l'insegnante avrebbe insultato chiamandola "handicappata", tanto da provocare la reazione furibonda del padre della giovane.