
VCO: referendum per passare alla Lombardia
Varese, 9 agosto 2018 - La data è stata fissata dal Consiglio dei Ministri. Dopo il via libera della Cassazione, il 21 ottobre si terrà il referendum con cui i 160mila cittadini della provincia del Verbano Cusio Ossola sceglieranno se restare sotto il Piemonte o diventare lombardi. "L'importante era far sì che la gente si esprimesse", dice soddisfatto Valter Zanetta, ex parlamentare Dc e Forza Italia oggi passato alla Lega, tra i promotori del Comitato 'Diamoci un tagliò, quello che ha raccolto le firme per il referendum di un territorio ricco, che con i laghi e le montagne assorbe il 40% del turismo piemontese. E che, per la sua collocazione geografica e per la sua storia, si è sempre sentito 'diversò.
È la prima volta, in Italia, che si tiene un referendum del genere. E a fare da apripista non poteva che essere la punta più settentrionale del Piemonte, al confine con i cantoni svizzeri del Ticino e del Vallese, oltre che con la Lombardia. "Il Vco è sempre stato terra lombarda - osserva Zanetta -. La nostra economia gravita su Milano, i nostri ragazzi studiano lì, perché ci arrivano in un'ora mentre a Torino ci si arriva dopo oltre due ore".
Dal 1381 parte del Ducato di Milano, il Vco è finito sotto il Piemonte soltanto nel 1743, col Trattato di Worms, ma non ha mai smesso di pensare all'autonomia. È degli anni Settanta la nascita dell'Uopa, il movimento autonomista ossolano teorico della creazione di una Regione dei Laghi che comprendesse alto Novarese, Varese e Como. Pulsioni che nel 1992 hanno portato alla nascita della provincia del Vco, con il distacco del Verbano, dell'Ossola e del Cusio dalla provincia 'madrè di Novara.
"Il Piemonte ci ha sempre trascurati", sostiene ancora Zanetta, a cui replica il vicepresidente della Regione Piemonte, il verbanese Aldo Reschigna, che rivendica gli «investimenti turistici e infrastrutturali» degli ultimi anni: "Oggi, in questa legislatura, il Piemonte dà al Verbano Cusio Ossola quello che non è mai stato dato», sottolinea auspicando «un confronto sui dati e non sul libro dei sogni o sulla pancia". Perplesso sulla strada intrapresa il presidente della Provincia, Stefano Costa, anche lui di centrosinistra. "Sono quattro anni che lotto per la specificità montana - dice - che vorrebbe dire autonomia operativa e fiscale del Vco, una formula immediata e, quindi migliore". Se al referendum dovesse passare la linea dell'annessione alla Lombardia, la palla passerebbe prima alle due Regioni coinvolte e poi al Parlamento. Un iter complesso e inedito. Sul tavolo c'è già la questione della copertura degli oneri di questa consultazione elettorale, con il parlamentare Pd Enrico Borghi che annuncia una interrogazione: «il ministro Salvini chiarisca immediatamente - dice - che le spese sono a totale carico dello Stato"