
I cinque finalisti del Premio Birra Moretti Grand Cru, chi sarà il terzo?
Milano, 26 novembre 2018 - C'è ancora qualche speranza: sarà il voto popolare online, che prende il via oggi, a decretare chi sarà il sesto finalista dell'edizione 2018/2019 del Premio Birra Moretti Grand Cru, la piattaforma di talent scouting per giovani chef promossa da Fondazione Birra Moretti in collaborazione con Identità Golose.
Per i 5 semifinalisti che non hanno superato la selezione del 19 novembre si apre così una nuova opportunità per accedere alla finale che si terrà nel 2019. E' la prima volta che succede in otto edizioni. I video dei cinque giovani chef che descrivono il piatto realizzato verranno caricati su un minisito dedicato all'interno della piattaforma www.identitagolose.it, e potranno essere votati dalle 9 del 26 novembre alle 24 del 14 dicembre.
A contendersi l'ambitissimo posto anche due lombardi: Luca Ferrari, sous-chef del Ristorante I Fontanili di Gallarate (VA) e Simone Tanzi, chef de partie del Ristorante Materia di Cernobbio (CO). Poi, Samuele Maio, chef di Salvo Ristorante Cacciatori di Imperia (IM), Paolo Mautino, sous-chef del Ristorante Nove Giorgio Servetto di Alassio (SV), Giuseppe Torcasio, chef del Ristorante Ex Trappeto di Lamezia Terme (CZ).
Invece, i cinque che hanno superato la fase eliminatoria e si sono assicurati la finale sono: Davide Marzullo, chef de partie del Ristorante The Market Place di Como (CO), 22 anni, con la ricetta "La zucca incontra i Grani Antichi”; Alberto Francesco Wengert, sous-chef di La Locanda del Borgo di Telese Terme (BN), 31 anni, con la ricetta "Alici di Cetara affumicate, caviale di colatura, gelèe alla Birra Moretti e meringa di pane croccante”; Giuseppe Milana, chef del Ristorante Umami di Roma, 30 anni, con la ricetta “Pecora, birra, ostrica e mela”; Salvatore Avallone, chef del Cetaria Ristorante di Baronissi (SA), 35 anni, con la ricetta "Baccalà.it” e Fabrizio Gagliardi, sous-chef al La Posta Vecchia Hotel di Palo Laziale - Ladispoli (RM), 29 anni, con la ricetta “Petto di quaglia, caramello di IPA e le rosse”.
Al tavolo dei giurati erano presenti Claudio Sadler, chef del ristorante Sadler, Presidente di giuria, Nicola Dell’Agnolo, restaurant manager di Il Luogo di Aimo e Nadia, Giancarlo Morelli, chef del ristorante Pomiroeu, Paolo Marchi, ideatore e curatore di Identità Golose, e Alfredo Pratolongo, Presidente della Fondazione Birra Moretti. I criteri di selezione che hanno guidato la Giuria sono: presentazione del piatto, gusto, originalità, utilizzo dell’ingrediente birra, abbinamento ricetta/birra in accompagnamento, equilibrio generale e cultura birraria. La gara è stata lunga e carica di tensione, quella tensione positiva che spinge i giovani a giocarsi il tutto e per tutto, a dare il meglio di sé in pochi minuti.