FEDERICA PACELLA
Cronaca

Smog, le polveri ultra-sottili superano il livello di guardia in tutte le città lombarde. Perché sono pericolose

L’Organizzazione mondiale della sanità raccomanda di non superare il parametro di 15 microgrammi per metro cubo d’aria di Pm2.5. Sono le polveri più dannose: il diametro ridotto consente di entrare nei polmoni

Le poveri ultra-sottili Pm2.5 raggiungono più facilmente gli alveoli dei polmoni, con conseguenze per adulti e soprattutto per i più piccoli

Le poveri ultra-sottili Pm2.5 raggiungono più facilmente gli alveoli dei polmoni, con conseguenze per adulti e soprattutto per i più piccoli

Milano – Polveri sottili in aumento, soprattutto le più pericolose Pm2.5. È l’effetto delle basse temperature che portano a un maggior uso del riscaldamento e dei mezzi privati (fonti di emissioni) e dell’alta pressione che “schiaccia” al suolo gli inquinanti. Eloquente la mappa pubblicata sul sito di Arpa Lombardia, che ogni giorno dà conto delle stime di inquinanti atmosferici con previsioni fino a tre giorni. Per l’11, ad esempio, in tutta la fascia della pianura si prevedono concentrazioni medie tra i 25 ed i 50 microgrammi per metro cubo d’aria di Pm2,5, polveri ultrafini molto dannose per la salute, perché raggiungono più facilmente gli alveoli dei polmoni, con conseguenze per adulti e, soprattutto, per i minori. Anche negli ultimi 10 giorni la tendenza è stata questa, con valori di Pm2,5 che hanno raggiunto i 45 microgrammi a Milano a fronte di un limite raccomandato dall’Oms di 15, a tutela della salute.

Attualmente, non c’è un limite giornaliero, ma uno di media annuale di 25 microgrammi. Se utilizziamo quest’ultimo parametro come riferimento, negli ultimi giorni solo Lecco e Sondrio non lo avrebbero superato almeno una volta; se si considera la media giornaliera dei 15 microgrammi dell’Oms, tutte le città capoluogo sarebbero sopra il limite.

Per quanto riguarda il Pm10, Brescia, Cremona, Lodi, Monza e Pavia hanno già “bruciato“ il bonus europeo dei 35 giorni, ovvero queste città hanno superato le concentrazioni di 50 microgrammi/mc di Pm10 medie giornaliere più di 35 giorni nel 2024 (limite concesso dall’Europa). Brescia è a 38 giorni di superi, Cremona 40, Lodi 42, Monza 46, Pavia 40, secondo quanto riportato dal sito di Arpa riferito ai singoli comuni; Milano è a 34, Mantova a 33. Le valutazioni ufficiali sulla qualità dell’aria arriveranno a inizio 2025, con i dati consolidati, ma il trend, in questa ultima fase dell’anno, sembra ricalcare quello degli anni scorsi, seppure in miglioramento rispetto a dieci anni fa. Attualmente sono in vigore le misure strutturali permanenti per ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera, con limitazione tutto l’anno della circolazione per i veicoli da euro 0 a euro 3 nei 209 Comuni di Fascia 1 e nei 361 Comuni di Fascia 2 e per i veicoli euro 4 diesel nei 209 Comuni di Fascia 1 e nei 5 Comuni di Fascia 2 con oltre 30.000 abitanti (Varese, Lecco, Vigevano, Abbiategrasso e S. Giuliano Milanese). Dal 1° ottobre 2025 entreranno in vigore progressivamente le limitazioni per gli autoveicoli euro 5 diesel. In caso di esuberi più di 5 giorni, scattano invece le misure temporanee.