Italia al "contrario": la regione più bagnata? La Sicilia

Inusuale mancanza di piogge al Nord, con scenari di grande preoccupazione idrica

Pioggia

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MIlano - È ormai il Centro-Sud l'area complessivamente più "bagnata" d'Italia: la conferma arriva dall'Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche, analizzando i dati annuali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR IBE Climate Service), che indica come il catanese, nell'area orientale della Sicilia, sia addirittura la zona più umida d'Italia, avamposto di una progressiva tropicalizzazione del clima.

"Incrociando i dati - commenta Francesco Vincenzi, Presidente ANBI - emerge in grande evidenza la priorità del problema infrastrutturale per l'isola, dove è necessario non solo raccogliere l'acqua piovana, riducendo il rischio idrogeologico, ma poterla trasferire in quelle zone, che sono paradossalmente a rischio desertificazione". È il percorso del fiume Po, invece, a certificare la «grande sete» del Nord Italia: la leggera ripresa di portata a monte scompare lungo il percorso, non riuscendo ad incidere sui flussi, che dal tratto lombardo-emiliano fino al delta segnano i nuovi record di minimo storico; ne è campione il rilevamento di Piacenza (-69% sulla media mensile), dove portate invernali così ridotte sono pari a quelle registrate tra fine Giugno ed inizio Luglio di un anno molto siccitoso come il 2021.

L'analisi dei dati piemontesi (le principali portate fluviali sono più che dimezzate rispetto allo scorso anno) ben disegna scenari di grande preoccupazione idrica. A Febbraio le precipitazioni sono calate dell'87,1% sulla media (con punte anche oltre -90%) dopo un Gennaio, che aveva registrato addirittura -92,7%. Le temperature massime, nel mese scorso, in quasi tutta la regione sono state tra i 4 e i 5 gradi superiori alla media, mentre minime sono state le precipitazioni nevose nei bacini di Ticino, Cervo, Stura di Lanzo, Maira e nei settori delle Alpi Pennine, Graie e Cozie. Si parla addirittura di siccità estrema per il Canavese, dove è prosciugato il lago di Ceresole ed il fiume Orco ha una portata pari a 2,7 metri cubi al secondo contro i mc./sec. 6,6 dell'anno scorso ed i mc./sec. 10,8 del 2020. Una situazione di inusuale siccità si sta registrando in Valle d'Aosta, dove ai minimi livelli della neve si accompagna l'assenza di precipitazioni, che si riflette sul calo di portata della Dora Baltea, che scende sotto il livello dello scorso anno (fonte: Centro Funzionale Regionale Valle d'Aosta) Situazione idrica largamente deficitaria anche in Lombardia, dove le riserve nivali segnano -53,5 % sulla media (fonte: ARPA Lombardia) ed il fiume Adda tocca il minimo del decennio.