
Quando il treno va ad alta velocità, è impossibile frenare se incontra ostacoli
Milano, 15 luglio 2016 - Costano in termini di incidenti, danni e ritardi. Anche per questo Rfi, la società che gestisce la rete ferroviaria italiana, li sta chiudendo uno a uno. Un piano di soppressione dei passaggi a livello in Lombardia per limitare quelli che in gergo ferroviario vengono messi a bilancio come “inconvenienti”, categoria che comprende tamponamenti, atti vandalici e incidenti. Nel 2016 solo gli episodi accaduti nelle province lombarde sono costati allo Stato danni per 60mila euro (200mila a fine dello scorso anno) e ritardi ai treni dei pendolari per seimila minuti (12mila nel 2015). Il trend regionale è in calo perché sta diminuendo la presenza di passaggi a livello lungo la rete regionale. In Lombardia ne sono rimasti 829: 622 pubblici e 207 privati. I primi interessano attraversamenti stradali e incroci con la viabilità statale, provinciale o comunale. I secondi fondi agricoli. «In dieci anni – fa sapere Vincenzo Marcello, direttore Produzione Lombardia di Rfi – abbiamo soppresso 235 passaggi a livello. Negli ultimi cinque 113. Quelli che noi chiamiamo inconvenienti sono scesi dai 200 del 2013 ai 134 del 2015».
Quest'anno se ne contano 70. «Non ci sono attraversamenti più pericolosi di altri – sottolinea Marcello -. Pavia e Cremona hanno più passaggi a livello e pertanto qui i numeri sono più alti». Non a caso nel 2015 proprio a Cremona sono stati chiusi cinque attraversamenti. Atti vandalici a parte - una delle tratte più colpite negli ultimi anni è stata la Milano-Mortara - a provocare gli incidenti sono soprattutto i tentativi di “bruciare” la chiusura delle sbarre con veicoli che restano intrappolati in prossimità dei binari. «Automobilisti e camionisti sono più indisciplinati di ciclisti e pedoni», fa sapere il direttore Produzione Lombardia di Rfi, che ha siglato con Regione Lombardia e Provincia di Varese una convenzione da 30 milioni di euro (di cui 20 finanziati dalle Ferrovie) per eliminare 15 attraversamenti tra Laveno e Luino. Altri investimenti nel Pavese: entro la fine dell’anno verrà eliminato il passaggio a livello di Borgarello a cui si aggiungono i 26 privati, per un costo di 5 milioni. Il 2017 sarà l’anno della soppressione dei due attraversamenti ferroviari di Pizzale (Pavia) e Santo Stefano Ticino, nel Milanese.
Là dove per ragioni viabilistiche non sarà possibile intervenire subito con soppressioni - è il caso ad esempio della provincia di Sondrio lungo la statale 38 - Rfi interverrà con la tecnologia installando il sistema di Protezione automatica integrativa - Passaggi a livello (Pai-Pl): «Si tratta di un radar in grado di rilevare la presenza di ingombri sui binari in prossimità delle barriere – spiega Marcello -. Blocca immediatamente la circolazione ferroviaria fino alla completa risoluzione dell’anormalità». Saranno evitati investimenti o collisioni con veicoli presenti all’interno dell’area delimitata dalle sbarre. Per ora è prevista la copertura finanziaria per un centinaio di sistemi, il 20% degli attraversamenti. Il costo medio di ogni dispositivo è di 200mila euro.