Parabiago (Milano) - Il sindaco di Parabiago, Raffaele Cucchi ha guidato una delegazione che ha incontrato ad Aigle, in Svizzera, presso la sede dell’Uci, l’Unione Ciclistica Internazionale, il presidente David Lappartient in occasione del centenario della vittoria del Campionato mondiale di Libero Ferrario, grande campione parabiaghese.
Cucchi ha donato a Lappartient la maglia iridata commemorativa numero 100, un omaggio che, come si legge in una nota del Comune, “ha voluto sancire l’alleanza della Città di Parabiago con l’Uci per la passione sportiva verso il ciclismo e portare il nome di Libero Ferrario alla ribalta internazionale, quale primo italiano ad aver conquistato il titolo di campione del mondo in ciclismo su strada.” Non poteva mancare neppure l’omaggio di una copia del libro ‘L’Italia che Vola’, ovviamente in versione inglese, che ricorda la straordinaria
vittoria di Zurigo nel 1923.La visita istituzionale si è svolta con una delegazione partita da Parabiago e composta oltre che dal sindaco, da Roberto Rancilio, componente della commissione Uci ciclismo paralimpico che ha coordinato l’incontro, da Davide Rancilio, ideatore grafico del logo del Centenario Libero Ferrario e da Clara Pastori, referente per il comitato organizzatore Centenario Vittoria Libero Ferrario.
A fare da cornice atleti olimpici di diverse categorie in allenamento presso il velodromo e le strutture sportive esternedel World Cycling Center, il centro di preparazione di alto livello gestito direttamente dall’Uci. Significativo l’allestimento museale del piano superiore del velodromo che vede gigantografie storiche di tutti i campioni mondiali di ciclismo. Tra queste spicca anche quella di Giuseppe Saronni, protagonista anch’egli del libro “L’Italia che Vola” per la sua vittoria a Goodwood nel 1982 e di cui la Città di Parabiago ne ha ricordato i quarant’anni lo scorso anno.