STEFANIA TOTARO
Cronaca

Omicidio Nova Milanese, fissato l’interrogatorio in carcere di Caputo. L’ombra della premeditazione

La lite poi sfociata nel sangue non sarebbe nata per un parcheggio ma l’uomo avrebbe aspettato la nipote sulle scale già con le forbici in mano

Giovanna Chinnici uccisa a Nova Milanese, indagini in corso

Giovanna Chinnici uccisa a Nova Milanese, indagini in corso

Nova Milanese (Monza Brianza), 24 Ottobre 2024 - E' stata fissata per sabato mattina l'udienza per la convalida dell'arresto di Giuseppe Caputo, il 62enne arrestato mercoledì pomeriggio dai carabinieri della Compagnia di Desio e accusato di omicidio volontario e tentato omicidio aggravati dall'uso dell'arma da taglio e dallo stato di parentela con la vittima, la cognata Giovanna Chinnici, 63 anni, accoltellata a morte per essere intervenuta in difesa della figlia 28enne.

L'uomo sarà sottoposto a interrogatorio dalla giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Monza Elena Sechi nel carcere di Monza dove si trova detenuto. La giudice attende il fascicolo penale sulla vicenda aperto dalla Procura di Monza, dopo che il magistrato di turno al momento del tragico dissidio familiare, la sostituta procuratrice Sara Mantovani, subito dopo il fatto è intervenuta prima sul luogo del delitto, la palazzina di via Magellano condivisa tra le famiglie delle tre sorelle tra cui Giovanna e i rispettivi mariti e anche l'anziana madre delle donne e poi anche nella caserma dei militari dopo l'arresto del 62enne.

Al massimo domani il fascicolo arriverà sul tavolo della giudice per le indagini preliminari e sarà quindi anche a disposizione della difesa dell'indagato in vista dell'udienza di convalida. A Giuseppe Caputo la pubblica accusa potrebbe contestare anche la premeditazione nel tentato omicidio della nipote. Secondo una prima ricostruzione del fatto, infatti, il 62enne non avrebbe litigato con la 28enne a causa del parcheggio dell'auto sotto casa, ma l'avrebbe aspettata sulle scale mentre rientrava, già impugnando un coltello a serramanico e l'avrebbe aggredita. Le urla della giovane avrebbero attirato sia mamma Giovanna, arrivata in difesa della figlia e colpita da diversi fendenti, sia i familiari di Giuseppe Caputo, intervenuti per bloccarlo.

E' subito scattato l'allarme per i soccorsi ma la corsa in ospedale della 63enne non è riuscita a salvarla. A carico del 62enne risultano alcuni precedenti di polizia per varie denunce tra parenti dovuti ai numerosi dissidi che sarebbero causa della stessa aggressione finita in tragedia.