STEFANIA TOTARO
Cronaca

Mezzago, investita e uccisa dal camion dei rifiuti: cono d’ombra nella visuale, assolto il conducente

Le perizie cinematiche concordano: per le caratteristiche del mezzo, l’autista non poteva vedere la donna che stava attraversando la strada

I primi soccorsi alla donna investita a Mezzago

I primi soccorsi alla donna investita a Mezzago

Mezzago (Monza Brianza), 1 Febbraio 2024 - Stava attraversando la strada, a pochi metri da casa sua, quando un camion della nettezza urbana l'ha investita e uccisa. Ma il conducente del compattatore è stato assolto dall'accusa di omicidio colposo per avere avuto un cono d'ombra nella visuale. A decidere di scagionare l'imputato è stata la giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Monza Silvia Pansini nel processo con il rito abbreviato nei confronti di V.S., 53enne dipendente della società che si occupa della raccolta di rifiuti urbani a Mezzago e che guidava il mezzo pesante killer. La tragedia è avvenuta il 10 novembre 2022 in via Fratelli Brasca. Vittima Vincenzina Maggioni, 74 anni.

Dalla ricostruzione del fatto la pensionata stava rincasando in mattinata dopo alcune commissioni e, a piedi, si stava dirigendo verso la sua abitazione. Arrivata vicino al camion per la raccolta dei rifiuti, la 74enne ha attraversato la strada passando davanti al mezzo il cui conducente però sostiene di non essersi accorto del pedone. E il grosso veicolo ha investito la donna appena dopo aver ripreso la marcia. Un impatto che non ha lasciato scampo a Vincenzina Maggioni.

Nel processo con il rito abbreviato davanti alla gup, dove i familiari della vittima si sono costituiti parti civili anche se hanno già ottenuto un risarcimento dei danni, la difesa dell'imputato ha depositato una consulenza cinematica sulla dinamica dell'incidente secondo cui l'autista del compattatore non avrebbe potuto vedere la 74enne: la donna è passata davanti al mezzo, che ha il posto di guida situato ad un'altezza che lascia in un cono d'ombra la parte inferiore e in più il conducente stava guardando nello specchietto retrovisore se il suo collega stesse risalendo sul camion dopo avere raccolto i rifiuti quando è transitata la pensionata. La giudice ha disposto a sua volta una perizia d'ufficio, che è giunta ad analoghe conclusioni quindi è scattata l'assoluzione.