Mercoledì delle ceneri 2023 Lombardia: origine, significato, festivo o no

La regione è "divisa a metà" sul primo giorno di quaresima. Per chi segue il rito romano è tempo di mandare in archivio il carnevale e dedicarsi alla penitenza

Mercoledì delle ceneri (Archivio)

Mercoledì delle ceneri (Archivio)

Per molti ma non per tutti. Domani, mercoledì 22 febbraio 2023, in parte della Lombardia si celebrerà il Mercoledì delle ceneri, giorno d'inizio della quaresima, il periodo che porterà a Pasqua, data in cui i cattolici festeggiano la resurrezione di Gesù Cristo. In parte, perché nei Comuni della diocesi di Milano (che comprende le province di Milano, Lecco, Monza, Varese e alcuni paesi della provincia di Como), oltre che in aree della Bergamasca e del Lodigiano che un tempo ne facevano parte, che seguono il cosiddetto rito ambrosiano, siamo ancora nel pieno del Carnevale. 

Origine

L'origine del Mercoledì delle Ceneri, si legge sul sito della diocesi di Como, è da ricercare nell'antica prassi penitenziale. La celebrazione costituiva il rito che dava inizio al cammino di penitenza dei fedeli, che si sarebbe concluso con l'assoluzione dai loro peccati la mattina del Giovedì Santo. Durante il rito il sacerdote cosparge il capo o la fronte dei fedeli di un pizzico di cenere benedetta che, secondo la tradizione, dovrebbe essere ricavata dai resti dei rami di ulivo benedetti nella Domenica delle Palme dell'anno precedente. 

Significato

Ma per quale motivo si utilizzano le ceneri? Anzitutto sono segno della debolezza e della fragilità della condizione umana. Nella Bibbia la metafora dell'uomo come "polvere e cenere" è impiegata da Abramo e dal profeta Giobbe, per esempio. La cenere, però, è anche il segno esterno di colui che si pente di qualche azione malvagia e decide di compiere un rinnovato cammino verso il Signore. E' il caso, questo, sempre citando la Bibbia, degli abitanti di Ninive che si pentirono in seguito alla predicazione di Giona. Il loro re, per mostrare l'avvicinamento a Dio, "si mise a sedere sulla cenere".

Le formule del rito

Durante il rito - che si svolge dopo l'omelia e sostituisce l'atto penitenziale - il celebrante, al momento di imporre le ceneri, utilizza le seguenti formule: "Ricordati che sei polvere, e in polvere ritornerai” e “Convertitevi, e credete al Vangelo”. Quest'ultima istanza è stata introdotta dopo il Concilio Vaticano II. 

La penitenza

In occasione del Mercoledì delle Ceneri i cattolici sono chiamati al digiuno e all'astinenza dalla carne: da qui hanno origini i nomi legati alla festa che precede immediatamente il Mercoledì delle Ceneri, ovvero Carnevale (dal latino "carnem levare", ovvero eliminare la carne) o martedì grasso, ovvero l'ultimo giorno in cui si può fare baldoria. Va precisato, poi, che nonostante sia una celebrazione del calendario cristiano, il Mercoledì delle ceneri non è un giorno festivo.

Il rito ambrosiano

Nelle città e nei paesi che seguono il rito ambrosiano, dove il carnevale si chiude con il sabato grasso, le ceneri vengono imposte la domenica successiva alla fine dei festeggiamenti, ovvero la prima domenica di quaresima ma anche il lunedì seguente. Il giorno giorno di digiuno e astinenza è posticipato al primo venerdì di quaresima.