Merano, ustionato in officina durante alternanza scuola-lavoro: grave studente 17enne

Ferito anche un uomo di 36 anni. Ancora da chiarire le cause e la dinamica di quanto accaduto

I soccorsi in officina a Merano

I soccorsi in officina a Merano

Merano (Bolzano), 21 maggio 2022 -  Grave incidente sul lavoro, venerdì pomeriggio, in una carrozzeria di Merano, in provincia di Bolzano. Uno studente 17enne, che era impiegato  in un percorso di alternanza scuola-lavoro, è rimasto ustionato assieme a un altro uomo di 36 anni all’interno di un’officina.

Immediato l'intervento dei soccorsi: entrambi i feriti sono stati trasportati all’ospedale San Maurizio nel capoluogo altoatesino. Vista la gravità delle condizioni, il più giovane è poi stato portato nel centro ustionati di Murnau, in Baviera. Le sue condizioni appaiono molto gravi.

In fase di accertamento le cause di quanto accaduto: si sarebbe verificato un ritorno di fiamma da un’apparecchiatura, ma è ancora tutto da chiarire. I carabinieri della stazione di Merano hanno informato la Procura della Repubblica e l’Ispettorato del lavoro della Provincia autonoma di Bolzano. La zona è stata isolata, per consentire gli accertamenti. Sul posto anche i vigili del fuoco. 

"Questo incidente si aggiunge a una lunga lista di morti sul lavoro e all'interno delle scuole - commenta Luca Redolfi, coordinatore nazionale dell'Unione degli studenti -, morti causati da un sistema malato, volto solamente al profitto. Esprimiamo solidarietà e vicinanza alla famiglia, i compagni di scuola e gli amici del ragazzo". "Vogliamo sicurezza dentro e fuori le scuole - proseguono gli studenti - vogliamo che l'alternanza scuola-lavoro e gli stage vadano aboliti a favore dell'istruzione integrata che metta in critica il sistema produttivo attuale per costruire dai luoghi della formazione un modello diverso di società". "Evidentemente non sono bastate le morti di due ragazzi in stage durante questo inverno", afferma Bianca Chiesa, dell' esecutivo nazionale dell'Unione degli studenti, secondo cui "nonostante le oceaniche mobilitazioni studentesche che si sono susseguite, chiedendo una riforma strutturale del rapporto tra scuola e lavoro, il Ministro Bianchi continua ad ignorare le richieste degli studenti". "Non staremo a guardare, il lutto non ci basta: seguiranno scioperi e mobilitazioni studentesche in tutto il paese", conclude Redolfi.